Il Ftse Mib arretra sotto la soglia dei 20 mila punti, chiudendo la settimana corta per le vacanze pasquali con un calo del 2,6 per cento. In scia il Ftse Italia media si allinea alla performance del principale indice di Piazza Affari (-2,6%), in controtendenza rispetto all’Euro Stoxx Tmi Media (+0,2%). Editori italiani in rosso, dopo la pubblicazione dei dati diffusionali e pubblicitari relativi al mese di febbraio, con difficoltà per tutti i mezzi.
Negli ultimi quattro giorni il Ftse Mib arretra sotto i 20 mila punti, con un ribasso del 2,6% per cento, risentendo soprattutto dell’andamento negativo dei titoli bancari. Anche il comparto in esame segna un calo del 2,6 per cento, sottoperformando l’Euro Stoxx di riferimento (+0,2%).
Il comparto dei media nazionali potrebbe aver risentito della pubblicazione dei dati Nielsen relativi alla raccolta pubblicitaria nel mese di febbraio, in calo del 2,8% con tutti i mezzi in contrazione rispetto al corrispondente mese del 2016 (vedi “MEDIA – ANCHE GLI ADV SU RADIO E WEB VANNO IN NEGATIVO A FEBBRAIO“).
Un andamento negativo, confermato anche dai dati diffusionali Ads riferiti al mese di febbraio 2017 per i quotidiani ed i settimanali ed al mese di gennaio per i mensili, che riportano ancora difficoltà praticamente per la maggior parte delle testate (vedi “MEDIA – DATI DIFFUSIONALI ADS DI FEBBRAIO”).
Prosegue il trend negativo per Mediaset (-1,3%). Sul titolo si sono espressi negli ultimi giorni gli analisti di Morgan Stanley, che hanno confermato il giudizio “equalweight” e alzato il target price da 3,3 a 3,6 euro, dopo aver aggiornato le stime di lungo termine, attribuendo un valore più elevato alle controllate Mediaset Espana ed Ei Towers.
L’emittente di Cologno Monzese è in attesa del verdetto dell’Agcom sul dossier Vivendi, con l’Authority che ha aggiornato ad oggi l’iter per comunicare una decisione. Domani si riunirà invece il CdA sotto la presidenza di Fedele Confalonieri per l’approvazione del progetto di bilancio dell’esercizio 2016 del gruppo del Biscione.
Prende fiato Rcs (-7,8%), dopo i forti guadagni della scorsa ottava (+9,2%), mantenendo tuttavia l’incremento da inizio anno oltre il 42 per cento. In scia arretra del 3% anche la controllante Cairo Communication.
Profondo rosso per Il Sole 24 Ore (-14,8%), dopo la presentazione dei dati dell’esercizio 2016 chiuso con una perdita consolidata di 91,9 milioni, che ha portato in negativo per 11,7 milioni il patrimonio netto. Ancora nessuna novità in merito alle modalità dell’aumento di capitale che dovrà deliberare la prossima assemblea dei soci.