Moda – Ferragamo in discesa libera (-1,8%)

Il Ftse Mib arretra sotto la soglia dei 20 mila punti, chiudendo la settimana corta per le vacanze pasquali con un calo del 2,6 per cento. In controtendenza il Ftse Italia moda, prodotti per la casa e per la persona guadagna mezzo punto percentuale, così come il corrispondente indice di comparto europeo. Lusso in ordine sparso, con Ferragamo in discesa libera (-1,8%).

Negli ultimi quattro giorni il Ftse Mib arretra sotto i 20 mila punti, con un ribasso del 2,6% per cento, risentendo soprattutto dell’andamento negativo dei titoli bancari. Buona la tenuta del comparto in esame, che registra un incremento di mezzo punto percentuale allineandosi alla performance dell’Euro Stoxx di riferimento.

Lusso in ordine sparso, con Luxottica che recupera le perdite accumulate da inizio anno, dopo che la controllante Delfin ha ricevuto il via libera da Amf, Autorità di vigilanza dei mercati francesi, a rinunciare all’obbligo di promuovere un’Opa sul capitale del gruppo che nascerà dalla fusione tra il gruppo veneto dell’occhialeria ed Essilor.

Settimana corta invariata per il titolo Moncler, con la registrazione martedì 11 aprile del massimo storico a 21,95 euro. Chiudono invece in territorio negativo Ferragamo (-1,8%), Cucinelli (-0,5%), Tod’s (-1,7%) e Safilo (-2,5%).

Consolidano i rialzi i titoli Geox (+1,3%) ed Ovs (+1,1%). L’azienda guidata da Stefano Beraldo presenterà oggi i conti dell’esercizio chiuso lo scorso 31 gennaio.

Tra le small cap, Aeffe lascia sul piatto il 5,9% attestandosi a 1,32 euro, mentre brilla Piquadro, con un progresso del 6,6 per cento. Predominano gli acquisti anche sul titolo Caleffi, che sale a 1,37 euro con un guadagno dell’1,6 per cento.

Lettera su Csp International (-1,2%). Negli ultimi giorni il gruppo guidato dalla famiglia Bertoni ha sottoscritto un accordo preliminare per l’acquisto del ramo d’azienda nel segmento “Intimo” della società Perofil.

Ancora sotto i riflettori il titolo Stefanel (-8,3%), con la società che ha sottoscritto il contratto di finanza d’urgenza per un ammontare pari a 10 milioni.