Nel 2016 il settore ha mostrato un andamento generalmente positivo. Migliorati infatti tutti gli aggregati economici, soprattutto a livello di Ebitda ed Ebit. Per contro, l’indebitamento finanziario netto totale risulta più che raddoppiato rispetto all’ammontare di fine 2015, risentendo soprattutto del peggioramento della posizione finanziaria netta di Diasorin e di Recordati. Le prospettive sul settore si confermano buone anche per l’anno corrente, alla luce anche alla scarsa influenza delle ciclicità economiche sulle vendite di prodotti chimici e farmaceutici.
RICAVI – Nel 2016 il fatturato totale del settore ha segnato un progresso dell’8,5% a 3.781,7 milioni. Nel dettaglio, la quota più consistente, quella di Recordati con il 30,5%, ha riportato una crescita del 10,1% a 1.153,9 milioni, sostenuto in particolare dalle vendite oltrefrontiera, aumentate del 9,6% a 916,3 milioni (79,4% del totale). Positivo anche il mercato domestico dove le vendite sono cresciute del 12,3% a 237,6 milioni.
Buon andamento anche per Amplifon che riporta ricavi pari a 1.133,1 milioni, che rappresentano circa il 30% del totale e sono risultati in progresso del 9,6%.
A segnare però la miglior performance è stata Molmed che ha evidenziato un aumento a livello di giro d’affari di oltre il 36% a 22,8 milioni, beneficiando in particolare di una più intensa attività di sviluppo e produzione nell’area di servizi GMP svolta conto terzi, i cui ricavi, pari a 19,5 milioni, sono cresciuti del 43,5% grazie all’impatto positivo dell’attività per nuovi clienti e per GlaxoSmithKline.
Le uniche a segnare una contrazione dei ricavi sono state Eukedos (-14,9% a 49,4 milioni) e Isagro (-4,1% a 149,7 milioni).
EBITDA – L’Ebitda complessivo si attesta a 950 milioni e segna un progresso del 16%. Nel dettaglio si rileva che il 39% di tale aggregato è determinato da Recordati, per un ammontare di 371,2 milioni in crescita del 17,1%. A seguire Diasorin con 217,3 milioni, con incremento del 17,5 per cento.
EBIT – L’Ebit totale è pari a 702,9 milioni, in aumento del 17,6%. Nel dettaglio si evidenzia che è Recordati a pesare maggiormente con 327,4 milioni, che esprime il 46,6% del totale e segna un progresso del 17,6%, nonostante ammortamenti aumentati del 13,8 per cento. Bene anche Diasorin con 172,6 milioni, pari al 24,6% del totale, che riporta un incremento del 13,6%. A segnare però la miglior performance è stata Sol con un progresso di oltre il 23% a 80,9 milioni, nonostante ammortamenti e altri oneri aumentati rispettivamente del 4,2% e del 14,2%.
UTILE NETTO – L’utile netto del comparto si fissa a 446,9 milioni, in crescita del 24,1%. La quota più consistente (53,1%) di tale aggregato è rappresentata da Recordati, con 237,4 milioni, in crescita del 19,4%. Segue Diasorin con 112,6 milioni, in aumento del 12%. Dinamica positiva anche per Amplifon, con un utile netto passato da 46,7 a 63,8 milioni (+36,5%).
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO – Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto totale ammonta a 633,6 milioni, più che raddoppiato rispetto a fine 2015. Tale variazione è determinata in particolare dal peggioramento del dato di Diasorin, la cui liquidità netta è diminuita di 196,7 milioni passando da 267,9 milioni di fine 2015 a 71,2 milioni, soprattutto in relazione all’acquisizione del ramo d’azienda di immunodiagnostica e diagnostica molecolare di Focus Diagnostics da Quest Diagnostics per 300 milioni di dollari. Pesa inoltre Recordati, con un indebitamento finanziario netto aumentato di 110,1 milioni a 198,8 milioni, in relazione ad un esborso complessivo di oltre 300 milioni connesso all’acquisizione del 100% di Italchimici, perfezionata lo scorso maggio, e di Pro Farma per un controvalore rispettivamente di circa 130 milioni di euro e di 16 milioni di Chf, oltre al pagamento del saldo del dividendo del 2015 e all’acquisto di azioni proprie.
COMMENTO
Nel 2016 il settore salute ha evidenziato una dinamica a livello di aggregati di bilancio piuttosto positiva. Un andamento che riflette il trend ascendente che caratterizza il mercato chimico – farmaceutico italiano.
Le prospettive sul settore si confermano buone anche per l’anno corrente, alla luce anche alla scarsa influenza delle ciclicità economiche sulle vendite di prodotti chimici e farmaceutici.