Utility – Ottava in controtendenza per Italgas (+2%) e Snam (+1,2%)

Nelle quattro sedute di Borsa aperta di settimana scorsa il Ftse Mib ha perso complessivamente il 2,6% con quattro cali consecutivi, tornando ben sotto i 20mila punti; hanno pesato soprattutto le vendite sui titoli bancari (Ftse Italia Banche -5,9%). Flessione dello 0,8% per il Ftse Italia Servizi Pubblici (-0,8%), sceso poco sotto la soglia dei 25mila punti. Nelle stesse quattro sedute il corrispondente indice della Zona Euro, l’Euro Stoxx 600 Utilities, ha registrato un calo di un punto percentuale.

Fra le utility a maggior capitalizzazione gli investitori hanno premiato Italgas (+2%) e Snam (+1,2%). Fra le notizie importanti, settimana scorsa Snam ha firmato una lettera d’intenti con la slovacca Eustream e le ucraine Naftogaz e Ukrtransgaz per una possibile collaborazione nella gestione e nell’ammodernamento della rete gas dell’Ucraina; inoltre, dal 13 aprile i detentori delle obbligazioni equity-linked da 400 milioni, con scadenza marzo 2022, potranno convertirle in azioni ordinarie Snam.

Infine, si segnala che entro maggio 2017 Cassa Depositi e Prestiti trasferirà le partecipazioni detenute tramite CDP Gas in Snam e Italgas, pari rispettivamente all’1,12% e allo 0,969% del capitale, a CDP Reti. Il prezzo della compravendita sarà definito nelle prossime settimane. Ricordiamo che CDP Reti detiene già il 28,98% di Snam e il 25,076% di Italgas.

Sul settore utility ha invece pesato il -1,6% di Enel, in affanno nonostante settimana scorsa abbia: (i) annunciato il suo ingresso nel continente australiano con l’acquisto di Bungala Solar One, prima fase del più grande progetto fotovoltaico del paese; (ii) concluso l’annoso acquisto di un ulteriore 13,6% delle rumene E-Distributie Muntenia (EDM) ed Enel Energie Muntenia (EEM) per 400 milioni, (iii) annunciato l’entrata in esercizio di Sol Real (42 MW), il secondo impianto fotovoltaico del gruppo a Panama. Inoltre, in CdA del colosso elettrico ha deliberato l’emissione entro il 31 dicembre 2018 di uno o più prestiti obbligazionari, riservati a investitori istituzionali, per un importo complessivo massimo pari a 7 miliardi di euro.

Bene Acea tra le Mid Cap (+1,2%) e Alerion Clean Power (+0,5% a 2,948 euro) fra le Small Cap.