La società ha comunicato di aver depositato presso il Tribunale di Milano ricorso ai sensi dell’art. 161, con riserva di presentare la proposta di concordato, il piano concordatario e la documentazione o in alternativa, di depositare domanda di omologazione di un accordo di ristrutturazione del debito.
Al riguardo, la società informa che in data 13 aprile 2017 ha ricevuto ed accettato l’impegno da parte di Fondazione Vita, socio ed originario promotore della società, ad effettuare un versamento in conto futuro aumento di capitale al fine di dare copertura allo sbilancio economico che potrebbe verificarsi, per un ammontare complessivo massimo pari a 365 mila euro.
Si rende noto che Fondazione Vita si è resa disponibile altresì a rinunciare alla restituzione di tali somme, al fine escludere che il suddetto ricorso possa comportare un aggravamento della situazione debitoria in pregiudizio dei creditori, qualora l’assemblea dei soci non deliberi un aumento di capitale entro il 30 giugno 2018 a causa del verificarsi di uno dei seguenti eventi:
- la società non sia stata ammessa al concordato preventivo o, in alternativa, entro il termine concesso dal Tribunale, la società non abbia sottoscritto con i propri creditori un accordo di ristrutturazione;
- l’accordo di ristrutturazione non sia omologato in via definitiva da parte del Tribunale competente;
- l’aumento di capitale non sia stato interamente sottoscritto e versato da parte degli altri soci e/o di soggetti terzi investitori e, pertanto, la società non abbia coperto tutte le perdite maturate.
L’impegno di Fondazione Vita risulta idoneo a coprire il fabbisogno di cassa sino al 31 agosto 2017, che la società ha stimato ammontare ad un massimo di 363 mila euro. Tale fabbisogno di cassa per il periodo è stata approvato dal CdA con delibera del 06 aprile u.s. unitamente alla situazione patrimoniale al 30 dicembre 2016, dalla quale emerge un patrimonio netto negativo per 1,3 milioni circa.