La risposta del mercato rappresenta un segnale di fiducia da parte degli investitori retail nei confronti dell’istituto di piazza Meda, visto che hanno preferito tenere questa categoria di bond pur di garantirsi l’interessante rendimento.
Si è concluso con l’adesione complessiva del 31,21%, il periodo di proroga per l’offerta di riacquisto che Banco Bpm aveva lanciato sul titolo obbligazionario subordinato Lower tier II, scadenza 2020. Il controvalore complessivo delle obbligazioni conferite è pari a 199,72 milioni.
In particolare, nel periodo di estensione dell’offerta, dal 10 aprile 2017 al 14 aprile 2017, ha aderito una quota pari all’1,97% dell’ammontare nominale complessivo in circolazione pari a 12,57 milioni dei titoli “Banco BPM Serie 359 Obbligazioni Subordinate Lower Tier II a Tasso Fisso con ammortamento periodico, 18.11.2013- 18.11.2020” (ISIN IT0004966823)”, originariamente emessi da Banco Popolare per un controvalore nominale complessivo di 639,9 milioni.
L’offerta era finalizzata alla razionalizzazione e all’ottimizzazione delle fonti di finanziamento della banca in relazione anche ai buoni dati sulla raccolta, che rendono meno indispensabile il ricorso a un finanziamento che comporta un certo costo come quello dei titoli subordinati, anche in considerazione del quadro regolamentare applicabile.
Tuttavia, la risposta del mercato è stata parziale. Il titolo è detenuto per quasi la totalità da investitori retail che hanno preferito mantenere il proprio investimento che garantisce un rendimento attuale di circa il 2,8%, secondo i dati Bloomberg, rispetto alla possibilità di cedere dei titoli che, anche alla luce delle recenti vicende bancarie, presentano un certo grado di rischio come i subordinati.
Il prezzo di riacquisto per i titoli, che sono dei subordinati Lower Tier2 e pagano una cedola nominale del 5,5%, era pari 105,00 ed è restato invariato per tutto il periodo di adesione. La quotazione sul mercato del bond al momento dell’offerta era circa pari a 104,05 euro, ma si erano portati in breve tempo vicini al prezzo di offerta.
L’offerta è regolarmente valida e non si sono verificati eventi che facciano scattare le condizioni sospensive relative alla condizione Mac indicata nel documento informativo. Il regolamento del corrispettivo per i titoli conferiti nel periodo di proroga avverrà oggi, 19 aprile 2017.
Oggi a Piazza Affari alle 10:40 le azioni Banco Bpm guadagnano il 3,16% a 2,4 euro, in linea con il rimbalzo del settore bancario.
COMMENTO
Il risultato dell’offerta si presta a una doppia chiave di lettura. Da una parte infatti si può notare come la banca sia riuscita solo parzialmente ad attuare il proprio disegno di riallocazione delle fonti di finanziamento.
Dall’altra però è un segnale di grande fiducia da parte degli investitori retail nei confronti della solidità della banca guidata da Giuseppe Castagna. L’offerta, infatti, rappresentava un modo rapido e interessante, per uscire da una categoria di titoli, come i subordinati, che con l’attuale normativa sul bail-in, presentano un grado di rischio superiore ai bond ordinari. La maggior parte dei piccoli risparmiatori ha invece optato per mantenere tale profilo di rischio pur di garantirsi un rendimento (pari al 2,8% secondo i dati Bloomberg) che agli attuali tassi di interesse appare conveniente.