Dalla lettura dei dati di Eurocontrol, organizzazione europea per la sicurezza del traffico aereo, emerge che le rotte di sorvolo dello spazio aereo italiano (con o senza scalo) hanno registrato una flessione su base annua dello 0,8% a marzo. Il trend positivo dei voi internazionali è stato compromesso dalla debolezza domestica per la questione Alitalia. Nei primi tre mesi del 2017 il calo è stato pari all’1 per cento.
Secondo gli esperti la diminuzione del traffico nei cieli italiani è da attribuire all’instabilità socio-politica dei Paesi del Nord Africa e Medio Oriente, legata alla prolungata chiusura dello spazio aereo libico.
Il traffico di rotta rappresenta il 69% del fatturato di Enav ed è calcolato in termini di unità di servizio, una misura convenzionale ponderata che tiene conto del peso dell’aeromobile al decollo, e, nel caso del traffico di rotta, comprende anche la distanza percorsa dall’aeromobile.
Si segnala che per Enav le tariffe si basano su due parametri previsionali, i costi e il traffico, che consentono di mantenere il sistema regolato grazie a uno schema normativo che ripartisce con estrema precisione il rischio tra Enav e le aviolinee, riducendo al minimo l’esposizione al rischio traffico.
Gli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni di traffico vengono infatti bilanciati alla fine di ogni anno attraverso meccanismi di aggiustamento, il cosiddetto “balances” sulle tariffe degli anni successivi.