Mercati – Milano in vetta all’Europa con le banche

Le borse europee allungano dopo l’avvio positivo e intorno alle 12:10 il Ftse Mib di Milano guida i listini con un progresso dell’1,35% in area 19.700 punti. In rialzo anche l’Ibex di Madrid (+0,8%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%) e il Dax di Francoforte (+0,3%), mentre scambia invariato il Ftse 100 di Londra.

Pochi spunti dall’agenda macroeconomica, che in mattinata ha visto l’uscita dei dati di febbraio sulla bilancia commerciale italiana e dell’eurozona, rispettivamente in surplus di 1,9 e di 17,8 miliardi, oltre a quelli di marzo sull’inflazione della zona euro. I prezzi al consumo hanno evidenziato un incremento dell’1,5% su base tendenziale e dello 0,8% rispetto a febbraio, mentre il dato ‘core’ si è attestato allo 0,8% rispetto allo 0,7% precedente.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti è atteso in serata il Beige Book della Federal Reserve, il rapporto sulle condizioni economiche nei 12 distretti della Fed che precede di due settimane la riunione del Fomc.

Nel pomeriggio verranno invece diffusi i dati settimanali dell’Eia sulle scorte americane, dopo il calo stimato dall’Api che consente a Brent e Wti di risalire rispettivamente a 55,1 e 52,6 dollari al barile. In calo invece l’oro, che si attesta in area 1.283 dollari l’oncia dopo aver toccato ieri un picco oltre quota 1.290 dollari.

Sul Forex l’euro/dollaro scambia in lieve ribasso a 1,072, mentre la sterlina consolida i guadagni della seduta precedente (GBP/USD a 1,284) in scia all’annuncio del voto anticipato a giugno. Sulla richiesta del premier Theresa May si pronuncerà oggi il Parlamento britannico, ma non dovrebbero esserci intoppi per l’approvazione. Tornando alle valute, scambia in flessione lo yen, con l’USD/JPY che risale a 108,9 e l’EUR/JPY a 116,8.

Sull’obbligazionario infine lo spread Btp-Bund scende a 204 punti base, grazie alla risalita del tasso del decennale tedesco in area 20 centesimi, mentre il rendimento del titolo di Stato italiano rimane stabile al 2,24 per cento.

A Piazza Affari gli acquisti premiano le banche, in particolare UNICREDIT (+4,8%), INTESA (+3,3%), UBI (+3,1%) e BANCO BPM (+3%).

Bene anche BUZZI (+2,6%) e FCA (+2,7%) che secondo i dati Acea ha registrato a marzo un aumento delle immatricolazioni in Europa del 18,2%, rispetto al +10,9% del mercato, portando la propria quota di mercato dal 6,3% al 6,8 per cento.

Passa in negativo ATLANTIA (-1,3%) che ha chiarito di aver manifestato il proprio generico e preliminare interesse a valutare progetti comuni con la spagnola Abertis.

Resta in fondo al listino, infine, MEDIASET (-2%) che oggi pubblica i risultati 2016, mentre ieri l’Agcom ha deciso di concedere un anno a Vivendi per rimuovere la violazione della legge italiana che si è realizzata per la sua doppia partecipazione, nel Biscione e in TELECOM ITALIA (-1,2%).