Utility – Enel (-2%) pesa sul settore, tiene Hera (+0,2%)

Tutte le Borse europee hanno chiuso la prima seduta di questa settimana dopo la pausa pasquale con decisi cali. Il Ftse Mib di Milano ha archiviato le negoziazioni in ribasso dell’1,7% a 19.443 punti, con fanalini di coda Mediaset (-4%), Atlantia (-3,8%) e Tenaris (-3,4%).

Debole anche il settore delle utility, con il Ftse Italia Servizi Pubblici e l’Euro Stoxx 600 Utilities entrambi in discesa rispettivamente dell’1,4% e dell’1,3% rispetto alla chiusura di giovedì scorso. A pesare è stato soprattutto fra le Big Cap il -2% di Enel, che per capitalizzazione pesa circa la metà dell’intero indice italiano.

Le quotazioni del colosso elettrico non hanno quindi beneficiato della notizia dell’avvio della costruzione negli Stati Uniti dell’impianto eolico di Red Dirt da 300 MW. Il progetto richiederà un investimento complessivo di circa 420 milioni di dollari e il parco dovrebbe entrare in esercizio entro la fine del 2017.

Tra le Mid Cap hanno tenuto le quotazioni di Hera, in frazionale rialzo dello 0,2% rispetto alla chiusura di giovedì 13 aprile e con un +20,6% da inizio 2017. In calo del 2%, invece, le azioni ERG, con il rinvio al 28 aprile del termine per la presentazione delle offerte vincolanti per gli asset di TotalErg.

Nel segmento delle Small Cap si è mossa in controtendenza TerniEnergia (+1,3% a 1,003 euro).