Nei primi tre mesi di quest’anno la domanda di energia elettrica in Italia è stata pari a 78.962 GWh, in progresso dello 0,6% rispetto al 1° trimestre 2016 (+0,9% in termini decalendarizzati) e con il seguente andamento mensile: +4,9% a gennaio, -3% a febbraio e -0,1% a marzo.
La produzione elettrica nazionale netta, pari a 70.426 GWh, ha invece registrato nel 1° trimestre 2017 un aumento decisamente più sostenuto e pari al 6,4% su base annua. Nel dettaglio, si segnala l’incremento dell’output termoelettrico (+9,8% a 51.529 GWh) e fotovoltaico (+15,5%), mentre è diminuita la generazione idroelettrica (-4,7%) ed eolica (-9,4%); di minor rilievo la variazione della produzione geotermica (-1,9%).
La differenza fra l’andamento dei consumi e quello della generazione ha risentito, soprattutto nelle prime settimane del 2017, del proseguire del fermo di diverse centrali nucleari in Francia e dell’abbassamento delle temperature medie. Non a caso nel periodo gennaio-marzo le importazioni sono scese del 25,4% rispetto al pari periodo del 2016, facendo crollare il saldo con l’estero del 28,8% su base annua.
Sul fronte dei prezzi dell’energia elettrica sul mercato all’ingrosso, si segnala che nel 1° trimestre del 2017 il PUN (Prezzo unico nazionale) medio è stato pari a 57,41 €/MWh, in aumento del 45,2% rispetto all’analogo periodo del 2016 e superiore alla media di 42,78 €/MWh dell’intero 2016.
COMMENTO
I dati sulla generazione del 1° trimestre 2017 sono tendenzialmente positivi per i gruppi che producono energia elettrica sia da fonte termica sia da fonte idrica, come A2A, Edison, Enel e Iren. Sono invece negativi per ERG, Falck Renewables e Alerion Clean Power, società esposte prevalentemente o esclusivamente all’eolico.