Le borse europee continuano a manifestare un atteggiamento prudente, in vista anche delle elezioni francesi di domenica, e intorno alle 12:10 scambiano poco distanti dalla parità. Il Ftse Mib di Milano è invariato in area 18.830 punti, il Ftse 100 di Londra cede lo 0,1% e il Dax di Francoforte avanza dello 0,2 per cento. Modesti rialzi per il Cac 40 di Parigi e l’Ibex 35 di Madrid, rispettivamente dello 0,9% e dello 0,6 per cento.
L’agenda macro ha visto in mattinata i dati di marzo sui prezzi alla produzione in Germania, invariati rispetto a febbraio a fronte del +0,2% atteso e in aumento del 3,1% su base annua (+3,2% il consensus degli analisti).
Per quanto riguarda l’Eurozona sarà diffusa nel pomeriggio la lettura anticipata di aprile sulla fiducia dei consumatori, mentre negli Stati Uniti sono previsti i dati relativi alle richieste di disoccupazione, l’indice principale di marzo e l’indicatore di aprile sulle condizioni del settore manifatturiero nella regione di Filadelfia.
Nel frattempo il dollaro perde terreno rispetto alle principali valute, con l’EUR/USD che risale a 1,076 e il cambio con la sterlina a 1,283. In calo lo yen, che scende a 109 sul biglietto verde e 117,4 sulla moneta unica.
Tra le materie prime il petrolio mantiene l’intonazione positiva dopo il crollo di ieri sera, agevolato anche dal rinnovato ottimismo per un prolungamento dei tagli alla produzione. Brent e Wti recuperano rispettivamente i 51,3 e i 53,4 dollari al barile, mentre fra i metalli preziosi l’oro rimane piuttosto stabile a 1.280 dollari l’oncia.
Vendite diffuse sull’obbligazionario europeo, con il rendimento del Btp che risale al 2,29% e il differenziale con il Bund stabile a 205 punti base.
A Piazza Affari spiccano BUZZI a +2,3% e BANCO BPM con un rialzo del 2,1 per cento. Nei giorni scorsi l’istituto avrebbe completato una prima selezione tra i potenziali interessati all’acquisto del portafoglio da circa 750 milioni di npl secured messi in vendita dalla banca. Della short list farebbero parte il colosso statunitense Blackstone, Cerberus, Bain Capital Credit e Algebris.
Positivi ma più arretrati gli altri bancari, tra cui INTESA a +0,8% e UNICREDIT a +1,6 per cento. In evidenza i titoli del lusso, con YNAP a +2%, FERRAGAMO a +1,6%, con il vicedirettore generale Massimo Barzaghi che lascerà l’azienda a partire dal 31 luglio 2017, e MONCLER a +1,1 per cento.
Cede ancora mezzo punto percentuale MEDIASET dopo l’avvio negativo in scia ai conti 2016, presentati ieri, che hanno evidenziato una perdita netta di 294,5 milioni su cui hanno influito poste non ricorrenti per 341,3 milioni generate dalle presunte infrazioni di Vivendi.
Restano deboli i petroliferi, con TENARIS a -1,7% e SAIPEM, in attesa dei conti 2016 in pubblicazione domani, a -2,1%, mentre ENI flette dello 0,3 per cento.
Scivola in fondo al listino, infine, ATLANTIA (-2,5%) che secondo indiscrezioni potrebbe lanciare sulla concorrente spagnola Abertis un’offerta mista (opas, offerta pubblica di acquisto e di scambio) da 16 euro ad azione, in parte in azioni di Atlantia e in parte in contanti, con successiva fusione tra le due società.