Il Ftse Mib archivia la giornata appena sopra la parità (+0,1%) frenato in parte dalle utilities e dai petroliferi, mentre si dimostra più vivace il comparto bancario, che chiude, dopo il +4,4% di mercoledì, con un rialzo dell’1,3% e in linea con l’indice europeo (+1,4%).
Nel listino principale in luce Ubi con un progresso del 3,1% che porta la performance da inizio anno al 35,8%, la migliore tra tutti i titoli bancari.
Acquisti anche su Banco Bpm che termina con un guadagno del 2,8 per cento. L’istituto di piazza Meda avrebbe completato nei giorni scorsi una prima selezione tra i potenziali interessati all’acquisto del portafoglio da circa 750 milioni di npl secured messo in vendita. Della short list farebbero parte Blackstone, Cerberus, Bain Capital Credit e Algebris.
Bene anche Unicredit con un rialzo dell’1,8%, dopo il rimbalzo del 6,1% messo a segno mercoledì, nel giorno della prima assemblea post aumento di capitale per approvare il bilancio 2016. Dalla partecipazione all’assemblea è emerso che il 72% del capitale è nelle mani dei fondi esteri. Di questa quota, il 62% è posseduto da investitori istituzionali e il 10% dai fondi sovrani, tra cui spicca Aabar con il 5,038 per cento.
Tra le Mid Cap in evidenza Creval (+3,3%) con la banca valtellinese che sarebbe alla ricerca di una possibile partnership nella bancassurance.