La società guidata da Giovanni Dorbolò ha pubblicato i risultati consolidati relativi allo scorso esercizio, dopo aver già diffuso alcuni dati preliminari [Energy Lab (Aim) – Preliminari 2016: ricavi in linea ma Ebitda dimezzato]. Il fatturato è pari a 24,91 milioni, in flessione del 3,2% rispetto al 2015.
Si segnalano i 10,3 milioni della nuova area di business Distribuzione gas ed energia (non presente nel 2015) e il balzo dei ricavi della divisione Independent Power Producer, più che raddoppiati a 5,2 milioni grazie al contributo delle controllate Bio&Waste e Joule (che hanno generato il 20% circa del fatturato complessivo del gruppo). Lo sviluppo di questi rami è stato però completamente assorbito dal calo del fatturato dell’EPC (engineering, procurement, construction), pari a 7,4 milioni contro i 17,3 milioni del 2015 a seguito di alcuni ritardi nell’ottenimento delle autorizzazioni alla costruzione di alcuni impianti biogas e, conseguentemente, lo slittamento nella realizzazione degli stessi.
Inoltre, sono diminuiti da 5 a 1,6 milioni anche i ricavi dell’area Energy efficiency per il riposizionamento nel segmento B2C; in calo a 0,4 milioni anche il fatturato dell’area O&M – Asset Management.
Il margine operativo lordo risulta dimezzato a 2,2 milioni per il diverso mix di fatturato, con una marginalità in discesa dal 17,3% del 2015 all’8,8% del 2016. Al netto dei costi di startup relativi alla nuova area di business Distribuzione gas ed energia, l’Ebitda margin sarebbe risultato pari al 15 per cento.
A fronte di un sensibile aumento di ammortamenti (+31,9% a/a) e della voce svalutazioni e accantonamenti (+66,2% a/a), l’Ebit del gruppo Energy Lab è crollato a 0,73 milioni dai 3,47 milioni del 2015. Al netto dell’area Distribuzione, l’Ebit margin sarebbe stato pari al 5% contro il 2,9% riportato.
L’aumento degli oneri finanziari netti (+16,2% a/a) ha poi determinato un risultato ante imposte negativo per 0,37 milioni rispetto ai 2,48 milioni del 2015. Il gruppo Energy Lab ha così archiviato il 2016 con una perdita netta pari a 0,41 milioni a fronte di un utile netto registrato nell’anno precedente pari a 1,48 milioni. Il risultato netto adjusted, ottenuto non considerando le voci di natura straordinaria relative all’accantonamento per oneri di ripristino relativi ai rami di azienda Po Energia e Calandre della controllata Bio&Waste, è positivo e pari 0,5 milioni.
Al 31 dicembre 2016 l’indebitamento finanziario netto del gruppo è pari a 14,38 milioni, in aumento del 36,9% rispetto al dato di fine 2015. L’incremento riflette l’impiego di risorse finanziarie per l’ultimazione di impianti la cui entrata in esercizio è avvenuta nel 1° trimestre 2017. Il patrimonio netto, pari a 7,96 milioni, è diminuito del 4,1% su base annua.
Nonostante i risultati poco brillanti, intorno alle ore 11 le azioni Energy Lab guadagnano l’1,6%, sovra-performando il Ftse AIM Italia fermo al 0,2 per cento.