Prosegue all’insegna della cautela la seduta delle borse europee in vista dell’appuntamento con le presidenziali francesi di domenica. Intorno alle 16:00 il Ftse Mib di Milano segna un -0,2% poco sopra quota 19.800 punti. Debole anche il Cac 40 di Parigi (-0,2%), il Ftse 100 di Londra è invariato mentre l’Ibex 35 di Madrid e il Dax di Francoforte scambiano poco sopra la parità (+0,2%). Apertura incerta, nel frattempo, anche per Wall Street, con i principali indici in flessione dello 0,1 per cento.
La mattinata è stata ricca di appuntamenti macroeconomici, tra cui spiccano i dati preliminari di aprile sull’economia dell’Eurozona, in crescita oltre le attese e quelli dello stesso mese sul settore privato tedesco, in rallentamento rispetto a marzo, oltre alle vendite al dettaglio di marzo in Gran Bretagna, in contrazione da febbraio.
Negli Stati Uniti sono risultate sotto le attese le stime preliminari di aprile relative agli indici Pmi manifatturiero, servizi e composito a cura di Markit, mentre i dati sulle vendite di case esistenti a marzo hanno battuto il consensus.
Le statistiche economiche positive relative alla zona euro, unite al cauto ottimismo per la possibile vittoria del centrista Macron alle presidenziali francesi, mantengono l’euro in area 1,07 sul dollaro, dopo il calo di ieri sera che lo ha allontanato dai massimi di tre settimane a 1,077. Il biglietto verde è inoltre sostenuto dalle parole del Segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin, secondo cui la nuova amministrazione varerà molto presto un piano di tagli alle tasse.
Fra le materie prime, invece, le quotazioni del greggio sono sostanzialmente stabili, con Brent e Wti rispettivamente a quota 52,9 e 50,5 dollari al barile, mentre l’oro è in area 1.284 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si mantiene stabile rispetto all’apertura in area 200 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,24 per cento.
A Piazza Affari gli acquisti premiano TENARIS a +1,4%, mentre tra i petroliferi riduce i guadagni SAIPEM a +0,4 per cento. Quest’ultima ha pubblicato i conti del primo trimestre 2017, in calo ma in linea con le attese e il management ha confermato la guidance per l’intero anno.
Bene anche GENERALI (+1,1%) e BANCO BPM (+0,8%), oltre ad AZIMUT (+0,9%) e BPER (+0,6%). Pausa di riflessione, tra i bancari, per UNICREDIT (-1,8%) dopo i rialzi delle ultime due sedute.
Ancora in affanno le utilities, tra cui arretrano SNAM (-0,5%), TERNA (-0,6%), A2A (-0,2%) ed ENEL (-0,8%). Scivolano in fondo al listino, infine, FCA (-1,4%), FERRAGAMO (-2,3%) e RECORDATI (-1,3%).
Sottotono YNAP (-0,7%), con l’Ad Federico Marchetti che iIn occasione dell’assemblea dei soci ha confermato i target comunicati lo scorso luglio, che indicano una crescita del fatturato nei prossimi cinque anni tra il 17% e il 20 per cento.
In lieve flessione anche TELECOM ITALIA (-0,2%), mentre Vivendi ha ribadito il suo impegno a lungo termine, in vista dell’assemblea del prossimo 4 maggio.
Debole pure ATLANTIA (-0,7%), con l’Ad Castellucci che apre ad un’operazione amichevole con Abertis e annuncia che nel prossimo cda verranno esaminate le offerte per Aspi.