L’Assemblea degli Azionisti di Catullo, società di gestione degli aeroporti di Verona e Brescia (controllata al 40,3% da Save), ha approvato il bilancio 2016, che si è chiuso con ricavi consolidati pari a 40,9 milioni, + 6% rispetto all’esercizio precedente, dovuto principalmente all’aumento del traffico.
L’Ebitda, pari a 8 milioni, evidenzia un incremento di 2 milioni rispetto al 2015 e un’incidenza sui ricavi totali in miglioramento di 4 punti percentuali. L’utile netto di gruppo risulta pari a 0,5 milioni, in crescita del 20% rispetto al risultato 2015.
L’aeroporto Valerio Catullo di Verona ha movimentato complessivamente 2,8 milioni di passeggeri (+8,8% rispetto al 2015). La crescita dello scalo, significativamente superiore all’incremento medio del mercato aeroportuale italiano, pari al 4,6%, è conseguenza di strategie commerciali coordinate dal Save che hanno portato al recupero del network di linea, all’introduzione di nuove tratte, al consolidamento delle rotte esistenti e all’individuazione di mercati alternativi a quelli compromessi dalla crisi del Nord Africa per la ripresa del segmento leisure.
I volumi di crescita stanno registrando nel primo trimestre del 2017 un nuovo incremento pari all’11%, in ulteriore crescita rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente, a conferma della ottimale politica commerciale intrapresa.
La merce movimentata è stata pari a 28,9 mila tonnellate, 24.500 delle quali gestite dall’aeroporto di Brescia Montichiari che, pur risentendo della riduzione dei volumi postali, ha sviluppato la sua vocazione di scalo dedicato al traffico cargo in un processo che ha portato all’introduzione a metà marzo 2017 dei voli all-cargo su Hong Kong operati da Silk Way Italia.