Pausa di riflessione per Unicredit, dopo l’assemblea che ha sancito la sua trasformazione in public company internazionale, con il 70% del capitale posseduto da fondi esteri, molti dei quali entrati proprio in occasione dell’aumento di capitale da 13 miliardi concluso a febbraio.
Le azioni della banca guidata da Jean Pierre Mustier cedono oggi a Piazza Affari alle 9:30 l’1,87% al prezzo di 13,62 euro, contro il calo dello 0,31% dell’indice Ftse Italia Banche. La flessione di oggi è da mettere in relazione con l’andamento delle ultime due sedute, in cui le azioni Unicredit avevano messo a segno un rialzo rispettivamente dell’1,8% e del 6,1 per cento.
Ieri, intanto, nel corso dell’assemblea l’Ad Mustier ha ribadito che il top management dell’istituto sta lavorando con decisione per la realizzazione del piano 2016/19. Un focus che implica che non siano allo studio operazioni straordinarie di alcun tipo, dopo la dismissione di Banca Pekao, del 30% di Fineco e di Pioneer alla francese Amundi, che sarà perfezionata come previsto nel prossimo mese di giugno. Ed è prevista una crescita che poggia solo su base organica.
Dopo la pesante perdita da 11,4 miliardi in seguito alle azioni intraprese dal Gruppo per affrontare con decisione la riduzione degli npl e che non ha quindi permesso la distribuzione di dividendi per il 2016, nel 2017 è previsto il ritorno al pagamento della cedola per un ammontare pari al 20% dell’utile.

























