Nella scorsa ottava, con la Borsa aperta per quattro sedute per la pausa pasquale, il Ftse Mib è rimasto piuttosto debole, chiudendo con un calo dello 0,2% a 19.742 punti. Oltre al clima di attesa per le elezioni presidenziali francesi hanno pesato soprattutto le vendite sui titoli petroliferi e sulle utility. Il Ftse Aim Italia ha archiviato la settimana in sostanziale parità, poco al di sotto del London Ftse Aim 100 (+0,1%) e in linea con il London Ftse Aim All Share. I volumi si sono attestati a 3.164.150, in calo rispetto ai volumi medi delle 30 sedute precedenti.
Ottava positiva per Safe Bag, che ha registrato un progresso del 12,9% con 81.125 titoli trattati, performance che ha spinto al 33,3% il guadagno dell’ultimo mese. L’azione è stata sostenuta dai risultati 2016 pubblicati a inizio aprile e si segnala inoltre che la società, attiva nel ritracciamento dei bagagli presso gli aeroporti, nel prossimo mese di maggio presenterà un piano industriale.
In evidenza anche Siti B&T, che ha riportato un rialzo del 5,4% con volumi medi che sono balzati a 573.600. L’attenzione al titolo risente dell’avvio di copertura da parte di Cfo Sim, che ha segnalato una raccomandazione Buy e un target price di 11,8 euro per azione, con un upside che sfiora circa il 50 per cento rispetto alle attuali quotazioni. Inoltre, il passaggio all’Mta, atteso per il primo trimestre 2018 rende ancora più attrattivo il titolo. Si ricorda che la società è il terzo produttore al mondo di impianti completi al servizio dell’industria ceramica globale.
Acquisti anche su Orsero, che nelle ultime quattro sedute ha segnato un rialzo del 5,4% con 99.775 azioni scambiate. La società ha presentato la scorsa settimana il bilancio 2016 che, a livello di consolidato pro-forma, riporta ricavi pari a 685 milioni, in progresso del 10,9% rispetto al 2015 grazie soprattutto al settore distribuzione e alle buone performance delle società operanti in Italia, Francia, Portogallo e Messico. L’Ebitda adjusted (non inclusivo di poste non ricorrenti) è salito del 25,3% a 35,2 milioni e l’utile netto di gruppo si è fissato a 18,2 milioni (+33,8%).
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