Il Ftse Mib archivia un’ottava caratterizzata da operatività limitata per le festività pasquali con una lieve perdita dello 0,2% stoppato dell’andamento negativo di petroliferi e utilities.
Andamento opposto, invece, per il comparto bancario, che termina con un progresso del 4,2% e in linea con l’indice europeo (+4,3%).
Nel listino principale la migliore è stata Unicredit con un balzo del 5,8% nella settimana in cui si è tenuta la prima assemblea post aumento di capitale per approvare il bilancio 2016, dalla cui partecipazione è emerso che il 72% del capitale è nelle mani di fondi esteri. Di questa quota, il 62% è posseduto da investitori istituzionali e il 10% dai fondi sovrani, tra cui spicca Aabar con il 5,038 per cento.
Forti acquisti anche su Bper (+5,1%) che potrebbe essere interessata a rilevare una parte del 40% detenuto da Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza in Arca sgr, di cui la banca emiliana detiene già il 32,7 per cento.
Bene anche Ubi e Banco Bpm con un rialzo del 4,8% con l’istituto di piazza Meda avrebbe completato nei giorni scorsi una prima selezione tra i potenziali interessati all’acquisto del portafoglio da circa 750 milioni di npl secured messo in vendita. Inoltre, la banca ha comunicato l’offerta di riacquisto del bond da 639,9 milioni si è concluso con adesioni pari al 31,21 per cento.
Tra le Mid Cap da segnalare che anche Popolare Sondrio (+1,8%), che a sua volta detiene un altro 21,13% di Arca Sgr, potrebbe acquisire una parte delle quote in mano alle venete, come confermato anche dall’Ad Mario Alberto Pedranzini. Inoltre, il manager ha anche aggiunto che non c’è alcun interesse per Creval (+4,9%), che a sua volta sarebbe alla ricerca di una possibile partnership nella bancassurance.