La “manovrina” di correzione del bilancio pubblico che allinea il ‘Patent Box’ alle linee guida Ocse, potrebbe portare a possibili tagli delle agevolazioni fiscali per i marchi. Le nuove misure non coinvolgono solo l’Italia ma quasi tutti i Paesi europei che hanno aderito al “Patent Box” e puntano in particolare a contrastare l’elusione internazionale, generata con lo spostamento di base imponibile verso Stati a minore prelievo.
La correzione riporta il nostro Paese lungo i canoni Ocse, con l’esclusione dei marchi dalla detassazione, pur facendo salve le opzioni esercitate per gli anni d’imposta 2015 e 2016. Esclusione che rischia di far perdere gran parte dell’interesse al Patent Box italiano, considerando che, delle 4.500 istanze presentate nel 2015, la maggior parte sono in relazione all’uso del marchio (36%), molte meno per i brevetti (18%).
La misura non riguarderà le procedure in corso, per cui fa fede la data di presentazione dell’istanza. Pertanto la maggior parte dei brand del lusso nazionali si sono già adoperati per ottenere almeno per un quinquennio il beneficio fiscale.
La notizia potrebbe aver condizionato il comparto del lusso, frenando l’entusiasmo manifestato oggi dalle Borse europee. Tra i brand nazionali, infatti, Moncler è in sostanziale pareggio, Cucinelli a +1,2% e Ferragamo a +1,9% circa, a fronte di un Ftse Mib in progresso di oltre quattro punti percentuali (intorno alle 12:20).