Il gruppo italo americano pubblicherà il prossimo 27 aprile i risultati del primo trimestre 2017, che dovrebbero essere stati ancora condizionati dalla debolezza del mercato agricolo americano.
Secondo il consensus i ricavi dovrebbero scendere del 3,6% a 5,2 miliardi, con la flessione del business delle macchine agricole, da cui proviene oltre il 40% del fatturato 2016, solo parzialmente compensato dall’andamento migliore dei veicoli commerciali.
La debolezza della divisone dei trattori, che nel 2016 ha generato oltre il 60% dell’utile operativo delle Attività Industriali, dovrebbe riflettersi anche a livello di margini, con un Ebit stimato in calo dell’8,4% a 212 milioni.
Gli analisti prevedono inoltre un utile netto di circa 45 milioni rispetto alla perdita di 513 milioni del primo trimestre 2016. Un risultato su cui però aveva influito l’iscrizione dell’onere straordinario non deducibile fiscalmente di 502 milioni relativo all’indagine condotta su Iveco e sui suoi concorrenti dall’Antitrust europeo.
L’indebitamento netto industriale, infine, rispetto al 31 dicembre 2016 è stimato in aumento di circa 700 milioni a 2,3 miliardi, riflettendo la stagionalità che pesa in negativo sul circolante per l’intero settore.