Prosegue poco mossa la seduta delle borse europee, in una giornata povera di appuntamenti macro significativi e all’indomani dell’euforia scatenata dalle aspettative di trionfo nella corsa all’Eliseo del centrista Emmanuel Macron al ballottaggio del prossimo 7 maggio.
Intorno alle 11:50 il Ftse Mib di Milano segna un +0,2% a 20.720 punti. In positivo anche il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%), mentre scambiano poco sotto la parità il Dax di Francoforte (-0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%).
Intanto l’euro mantiene i guadagni post elezioni francesi, con l’EUR/USD poco sotto quota 1,09 e l’EUR/JPY a 120,3. In rialzo anche l’USD/JPY a 110,5, in un clima che penalizza gli asset rifugio come appunto la moneta nipponica.
In discesa, infatti, anche l’oro, che si riporta in area 1.270 dollari l’oncia, mentre sempre tra le materie prime, risale il petrolio con il Brent (+0,5%) a 51,8 dollari e il Wti (+0,5%) a 49,5 dollari, in attesa dei dati settimanali sulle scorte Usa.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si allarga in area 185 punti base, con il rendimento del decennale italiano che risale al 2,23 per cento.
Per quanto riguarda l’azionario, gli acquisti premiano in particolare STM (+3,5%) sulla previsione di risultati del primo trimestre 2017 positivi. In rialzo anche TELECOM ITALIA (+2%) mentre da Parigi, nel corso dell’assemblea dei soci di Vivendi, hanno confermato che la partecipazione nella tlc italiana è una posizione “di lungo termine”. L’Ad Arnaud De Puyofontaine ha inoltre dichiarato che l’obiettivo è quello di creare una relazione costruttiva e duratura con MEDIASET.
Tra i petroliferi ben intonata SAIPEM (+2,2%), che secondo fonti di stampa potrebbe aggiudicarsi una commessa in Russia per la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Mosca-Kazan. Denaro anche sul comparto del lusso, con LUXOTTICA (+0,9%), FERRAGAMO (+1,8%), MONCLER (+0,7%) e YNAP (+0,9%).
Ancora positivi i bancari dopo il rally di ieri, con BPER (+1,1%), BANCO BPM (+1,4%), INTESA (+1%), UBI (+1,1%) e UNICREDIT (+0,3%). Scivola in fondo al listino, infine, ATLANTIA (-1,7%) su cui Ubs ha tagliato la raccomandazione da ‘buy’ a ‘neutral’, mentre il Gruppo resta alle prese con la possibile operazione con Abertis.