Apertura poco mossa per le borse europee, mentre i mercati attendono l’annuncio da parte di Trump sulla riforma fiscale previsto per questa sera. Intorno alle 9:15 il Dax di Francoforte, il Cac 40 di Parigi, il Ftse 100 di Londra e l’Ibex 35 di Madrid scambiano con ribassi inferiori al decimo di punto percentuale. A Milano il Ftse Mib (-0,3%), invece, prende fiato dopo aver guadagnato il 5,4% nelle due sedute post voto francese.
Scarna l’agenda dei dati macro odierna con la sola pubblicazione dell’indice della fiducia dei consumatori francesi di aprile, risultato stabile e in linea alle attese a 100 punti. Il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker, invece, sarà a Londra per incontrare la premier britannica Theresa May per preparare i negoziati sulla Brexit.
Intanto l’euro continua ad apprezzarsi sia sul dollaro (EUR/USD a 1,092) che sullo yen (EUR/JPY a 121,7) sull’onda del voto francese di domenica scorsa, in un clima di tornata propensione al rischio che penalizza la moneta giapponese anche nei confronti del biglietto verde (USD/JPY a 111,5).
Un sentiment che oltre allo yen, tradizionale valuta rifugio, ha allontanato gli acquisti anche dall’oro, sceso a quota 1.263 dollari l’oncia. Ancora debole il petrolio in prossimità dei minimi di circa quattro settimane, con il Brent (-0,2%) a 52 dollari e il Wti (-0,2%) a 49,5 dollari in attesa dei dati diffusi dall’Eia questo pomeriggio sulle scorte Usa.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 188 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,26 per cento.
Tornando a Piazza Affari, rimbalzo di ATLANTIA (+0,9%) dopo i ribassi delle scorse sedute. Parziali realizzi, invece, su STM (-0,8%) mentre sale ancora SAIPEM (+1,2%) dopo il balzo di ieri. Qualche presa di profitto anche su BREMBO (-0,7%) reduce dagli ennesimi record, mentre sempre nel settore dell’auto apre in rialzo FCA (+0,5%) in attesa dei risultati del primo trimestre 2017.
Deboli i bancari, che tirano il fiato in avvio dopo il rally delle ultime due sedute, con BPER (-0,4%), BANCO BPM (-0,4%), INTESA (-0,4%), UBI (-0,7%) e UNICREDIT (-1%).