Intorno alle 15:50 le borse europee continuano a scambiare sostanzialmente invariate. Il Ftse Mib (-0,2%) recupera terreno dopo le vendite più sostenute della mattinata, riavvicinandosi al Dax di Francoforte, al Ftse 100 di Londra e al Cac 40 di Parigi (tutti flat) mentre l’Ibex 35 di Madrid resta lievemente negativo a -0,2 per cento. Nel frattempo anche a Wall Street i principali indici hanno aperto poco mossi dopo la seduta brillante di ieri.
Smaltito l’entusiasmo per l’esito del primo turno elettorale in Francia, l’attenzione degli investitori si rivolge agli Stati Uniti. Oggi infatti Trump annuncerà i dettagli della riforma fiscale che, secondo quanto già comunicato, prevede una riduzione del “corporate rate” dal 35% al 15% e un taglio delle imposte sugli utili offshore dal 35% al 10%, nel tentativo di rimpatriare i profitti realizzati all’estero.
In assenza di spunti macro significativi il dollaro recupera terreno sulle principali valute, sostenuto anche dal sentiment positivo legato alla riforma di Trump. In particolare, l’euro/dollaro buca al ribasso la soglia di 1,09, scendendo a 1,0886, mentre il cambio fra biglietto verde e yen risale a 111,44.
Tra le materie prime il petrolio mantiene l’intonazione negativa della mattinata, penalizzato anche dal dato Api che ha evidenziato un aumento delle scorte americane. In attesa delle statistiche ufficiali Eia previsti per le 16:30 Wti e Brent quotano rispettivamente a 49,4 e 52,4 dollari al barile. In flessione anche i metalli preziosi con l’oro in area 1.264 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale a 193 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,29 per cento.
A Piazza Affari sfreccia in vetta al listino principale FCA (+6,2%), dopo i risultati del primo trimestre migliori delle attese e la conferma dei target per il 2017. I ricavi sono cresciuti del 4,3%, l’Ebit adjusted ha raggiunto quota 1,5 miliardi, miglior dato di sempre per il primo trimestre, e l’utile netto è aumentato del 34% a 641 milioni.
Buone performance anche per i titoli del lusso con MONCLER a +3,2%, YNAP a +2,9% e FERRAGAMO a +2,2 per cento. Bene anche EXOR (+2,4%) in scia a FCA e ATLANTIA (+1,9%) il cui cda dovrebbe decidere domani in merito alla cessione di una quota di minoranza (fino al 15%) di Autostrade per l’Italia.
Scattano invece i realizzi sui bancari dopo le ottime performance delle ultime due sedute. UNICREDIT, UBI, BANCO BPM, MEDIOBANCA e INTESA scivolano così in fondo al listino con ribassi tra l’1 e il 2 per cento. Sottotono pure le utilities con la risalita dei rendimenti obbligazionari, con ENEL a -1%, ITALGAS a -1,4% e A2A a -1,5 per cento.
Prese di beneficio anche su STM (-1%) che ieri ha beneficiato delle indicazioni positive giunte da Ams e Texas Instruments e domani pubblicherà a sua volta i conti del primo trimestre 2017.
Poco mossa, infine, POSTE ITALIANE (+0,2%) i cui azionisti si riuniranno domani in assemblea per l’approvazione del bilancio 2016 e per la nomina del nuovo cda, con la formalizzazione della delega al nuovo Ceo Matteo Del Fante.