[FLASH] Il gruppo ha archiviato il periodo gennaio-marzo con una crescita dei ricavi superiore alle attese, segnando un +5,8% a 5,7 miliardi di dollari (5,2 miliardi il consensus) grazie soprattutto al positivo andamento registrato dal segmento delle macchine per l’agricoltura (+10,5%).
Migliore delle previsioni anche l’Ebit attestatosi a 257 milioni (213 milioni il consensus), con un margine del 4,5 per cento. Il trimestre si chiude con un utile netto di 49 milioni rispetto alla perdita di 513 milioni del pari periodo 2015, un risultato su cui aveva influito l’iscrizione dell’onere straordinario non deducibile fiscalmente di 502 milioni relativo all’indagine condotta su Iveco e sui suoi concorrenti dall’Antitrust europeo.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento netto industriale rispetto al 31 dicembre 2016 è aumentato di 0,6 miliardi a 2,1 miliardi, con il cash flow delle attività industriali che ha assorbito cassa per 0,5 miliardi a seguito dell’aumento delle scorte per soddisfare la domanda stagionale.
Per quanto riguarda le prospettive per il 2017, Cnh ha confermato gli obiettivi che prevedono risultati netti delle attività industriali tra 23 e 24 miliardi, un eps adjusted tra 0,39 e 0,41 dollari e un indebitamento netto industriale tra 1,4 e 1,6 miliardi.
(Seguirà approfondimento)