Il gruppo italo americano ha chiuso il primo trimestre 2017 con risultati nettamente migliori delle attese, confermando la guidance 2017.
Nel corso della conference call è poi emersa la possibilità di un eventuale spinoff di Jeep e Ram in stile Ferrari. Alla domanda posta da un analista sul fatto che i due marchi siano abbastanza forti da esistere come entità indipendenti, infatti, Marchionne ha risposto positivamente senza però fornire ulteriori indicazioni.
Un’ipotesi che però appare difficilmente praticabile, perlomeno nel breve termine, in quanto il segmento dei suv e dei pick-up riveste un ruolo chiave nella strategia del gruppo per migliorare la redditività, puntando su prodotti con margini più elevati.
Inoltre se da una parte è vero che Jeep e Ram potrebbero stare in piedi da sole, dall’altra Fca potrebbe incontrare delle difficoltà al momento a sopravvivere senza i due marchi. E questo anche perché, come ammesso dallo stesso Marchionne, “con Alfa e Maserati stiamo ancora perdendo soldi. Andrà meglio nel 2018”.
Le prospettive per i due brand premium sono buone, con il Tridente che ha dato un contributo importante ai margini del gruppo nel primo trimestre, ma al momento il Lingotto sembra avere ancora bisogno di Jeep per sostenere la crescita sia di Alfa che di Maserati.
Il target di volumi per questi due marchi è stato fissato a 230 mila veicoli nel 2017, ovvero una quota di circa il 2,5% del mercato premium a livello globale, prevedendo di cominciare a generare profitti con Alfa a partire dal quarto trimestre grazie soprattutto alla Stelvio.
Il Suv del Biscione e la Giulia saranno disponibili in tutti i principali mercati del gruppo entro il terzo trimestre, con il lancio di Stelvio in area Nafta previsto per il secondo quarter e in ara Apac nel terzo.
Ciò detto è vero che l’ipotesi di un eventuale spinoff darebbe spazio per una migliore valutazione del titolo, in quanto aiuterebbe a raggiungere l’obiettivo più difficile tra quelli inseriti nel piano industriale al 2018, ovvero l’abbattimento del debito.
Smentendo anche i più scettici, comunque, Fca è riuscita a battere ampiamente il consensus a livello di indebitamento per il secondo trimestre consecutivo, confermando l’obiettivo di un debito inferiore ai 2,5 miliardi a fine 2017.
Il target di cassa netta al 2018 appare ora un po’ meno difficile da raggiungere e un aiuto in tal senso potrebbe arrivare dalla cessione di alcuni asset, come Magneti Marelli, o dalla possibilità di una fusione con un altro grande player, ipotesi che al momento sembrerebbero più percorribili rispetto al sopracitato spinoff di Jeep.