Le borse europee aprono in ribasso nel giorno della riunione della Bce e dopo l’annuncio della riforma fiscale di Trump. Intorno alle 9:25 il Ftse Mib di Milano cede mezzo punto percentuale a 20.730 punti, sostanzialmente in linea con il Ftse 100 di Londra e l’Ibex 35 di Madrid a -0,6%, mentre il Cac 40 di Parigi e il Dax di Francoforte flettono dello 0,3 per cento.
La presentazione della riforma fiscale da parte della nuova amministrazione repubblicana ha penalizzato il finale di Wall Street ieri sera e la mattinata asiatica, con gli investitori diffidenti per la mancanza di dettagli specifici e per un piano complessivamente troppo ambizioso che rischia di far lievitare il debito pubblico nel prossimo decennio.
Reazione immediata sul Forex, con l’euro/dollaro tornato sopra la soglia di 1,09 e che al momento scambia a 1,091. In lieve calo lo yen rispetto a moneta unica e biglietto verde, con l’EUR/JPY a 121,4 e l’USD/JPY a 111,3 dopo che la Banca del Giappone ha lasciato invariata la sua politica monetaria.
Oggi invece si riunisce il direttivo della Bce, che dovrebbe comunque confermare lo status quo in attesa della prossima riunione di giugno in cui saranno disponibili statistiche più aggiornate su crescita e inflazione.
In tema di dati macro l’agenda odierna appare particolarmente ricca, con la fiducia dei consumatori tedeschi di maggio (in aumento a 10,2 punti dai 9,8 di aprile), i dati sulla fiducia delle aziende italiane e dei consumatori di Italia e zona euro di aprile e i prezzi al consumo preliminari di aprile in Germania.
Dagli Stati Uniti, invece, verranno diffuse nel pomeriggio le statistiche preliminari di marzo su scorte all’ingrosso e ordini di beni durevoli oltre ai dati settimanali sulle richieste di disoccupazione e i contratti pendenti di vendita di abitazioni di marzo.
Tra le materie prime il petrolio scambia ancora in area 49,35 (Wti), in calo del 9% rispetto ai massimi di aprile, dopo i dati di ieri sulle scorte americane che, malgrado la volatilità iniziale, hanno lasciato tutto invariato a chiusura.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund riparte sostanzialmente invariato da 194 punti base con il rendimento del decennale italiano a quota 2,29 per cento.
A Piazza Affari avvio positivo per YNAP (+0,7%) e per TENARIS (+0,7%), che ha chiuso il primo trimestre con un balzo dell’utile netto a 206 milioni di dollari.
Bene anche ATLANTIA (+1%) sempre alle prese con la cessione di una quota di minoranza in Autostrade per l’Italia e con la trattativa per la conquista della spagnola Abertis.
Prese di beneficio su FCA (-1,5%) dopo il +9,3% messo a segno nella seduta precedente in scia ai conti oltre le attese. Partenza in ribasso anche per i bancari con INTESA a -0,5% e UNICREDIT a -1 per cento.
Pesante in avvio STM (-2,1%) nonostante i conti in crescita del primo trimestre. Vendite anche per LEONARDO (-2%) e CNH (-1%), che riunisce oggi il cda per i risultati di periodo.