Partenza poco mossa per le borse europee all’indomani del meeting della Bce, mentre crescono le tensioni per un conflitto tra Corea del Nord e Stati Uniti con Trump che ritiene molto difficile una soluzione diplomatica. Intorno alle 9:15 il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,4%, mentre il Dax di Francoforte, il Ftse 100 di Londra e il Cac 40 di Parigi scambiano vicino alla parità. In calo infine l’Ibex 35 di Madrid, che segna un -0,4 per cento.
Sul fronte macro, agenda particolarmente ricca di appuntamenti oggi. L’inflazione preliminare di aprile in Francia ha segnato un +0,1% su base mensile e un +1,2% su base annuale, in linea alle attese.
Previste in mattinata anche le stime flash sull’inflazione di aprile in Italia e in Eurozona, oltre al Pil preliminare del primo trimestre in Gran Bretagna. Stesso dato in uscita anche negli Stati Uniti nel pomeriggio insieme all’indice di fiducia di aprile stilato dall’Università del Michigan.
Poco mosso il mercato dei cambi, con l’EUR/USD a 1,088 e l’EUR/JPY a 121. Sostanzialmente stabile anche l’USD/JPY a 111,3.
Tra le materie prime, rimbalza il petrolio dopo il tonfo di ieri, con il Brent (+0,9%) a 51,9 dollari e il Wti (+1%) a 49,5 dollari, mentre l’oro si mantiene in area 1.265 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 194 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,26 per cento.
Tornando a Piazza Affari, rimbalzo in avvio di CNH (+0,8%) all’indomani della trimestrale e di STM (+1,3%). In rimonta anche i petroliferi in scia al recupero del greggio, con TENARIS (+0,8%), SAIPEM (+0,7%) ed ENI (+0,2%).
Poco sopra la parità ATLANTIA (+0,1%) che ha ceduto il 10% di Autostrade per l’Italia (Aspi), vendendo una quota del 5% al consorzio guidato da Allianz Capital Partners e l’altro 5% al fondo cinese Silk Road Fund.
Il prezzo riconosciuto dagli acquirenti evidenzia una valutazione per il 100% del capitale netto di Autostrade per l’Italia pari a 14,8 miliardi, importo che si colloca al di sotto delle stime circolate nelle ultime settimane che indicavano una valutazione implicita di 15,3 miliardi. La cessione genererà una plusvalenza pari a 736 milioni per Atlantia.
In rialzo i bancari con BPER (+0,7%), BANCO BPM (+0,7%), INTESA (+0,5%), UNICREDIT (+1%), insieme a UNIPOL (+1,2%). Sulla parità infine MEDIASET, nonostante i risultati positivi di Mediaset Spagna.