Il Ftse Mib segue il trend dei listini europei e chiude con un rosso dell’-1,1% in una giornata in cui l’attenzione dei mercati è stata rivolta sulla riunione della Bce ed alle dichiarazioni del governatore.
La prima ha confermato i tassi di riferimento, mentre Mario Draghi ha affermato che la ripresa è solida ma la crescita sarà ancora esposta a rischi. E questo anche perché persiste il problema dell’inflazione debole che potrebbe richiedere un intervento della politica monetaria.
Scelte e dichiarazioni non particolarmente apprezzate dai mercati come testimonia il citato calo del Ftse Mib e la perdita registrata dalle banche, con l’indice Ftse Italia Banche in calo del 2,8 per cento. Nonostante ciò, però, continua la fase positiva dei servizi finanziari, che chiudono a +0,7% anche se hanno sotto-performato l’indice europeo (+1,6%).
E tutto ciò anche se il comparto del risparmio gestito ha subito la citata giornata negativa delle banche, pur restando sostanzialmente invariata o poco al di sotto della parità. Un contesto all’interno del quale Banca Generali migliora rispetto a mercoledì, anche se rimane in leggero calo (-0,1%).
Dinamica analoga per Azimut (-0,2%) e Fineco, che sconta una flessione dello 0,5% in una settimana in cui il suo valore è rimasto pressoché invariato.
Continua il buon momento di Exor (+1,3%), che ha confermato in giornata la volontà di contribuire allo sviluppo di GEDI Gruppo Editoriale, società risultante dalla fusione tra Itedi e Gruppo Editoriale L’Espresso.
Nel segmento Mid cap da rilevare il buon andamento di DeA Capital (+1,1%) e quello di Anima (+2,6%), in controtendenza rispetto al segmento di riferimento.