Unipol ha intenzione di creare la bad bank in cui far confluire i crediti deteriorati in seno alla controllata Unipol Banca entro l’anno.
A sottolinearlo è stato Carlo Cimbri, Ceo della compagnia bolognese, durante l’assemblea degli azionisti di UnipolSai per l’approvazione del bilancio 2016.
Lo scopo è quello di separare le attività in bonis dai crediti deteriorati, in modo da rendere più appetibile l’acquisto della good bank in cui confluiranno i crediti in bonis per una banca potenzialmente interessata. Il manager ha comunque precisato che l’operazione richiederà tempo, data anche la complessità dei regolamenti.
Il numero uno di Unipol ha anche aggiunto che la compagnia sta lavorando per trovare la migliore soluzione per la gestione degli npl, per cui sta discutendo con diversi operatori.
Per quanto riguarda l’eventuale cessione di Unipol Banca, Cimbri ha detto che al momento non ci sono contatti in corso con altre banche, anche se molti indicano in Bper come il candidato più probabile per l’acquisto, in virtù del 5% che la compagnia assicurativa detiene nella banca modenese.
Riguardo alla partecipazione detenuta in Bper, Cimbri ha precisato che un’eventuale aumento della quota sarà valutata.
A Piazza Affari il titolo Unipol Gruppo Finanziario ha aperto le contrattazioni con un rialzo dello 0,4% a 4 euro, mentre quello della controllata UnipolSai segna un +0,2% a 2,1 euro.