Carige va avanti nell’esecuzione del piano 2016/20, approvato lo scorso 28 febbraio. In particolare il cda ha dato il via libera alla realizzazione dei passaggi fondamentali previsti che consistono nella cartolarizzazione di un portafoglio di sofferenze per 950 milioni, nell’aumento di capitale e nella scissione degli npl.
Il consiglio di amministrazione di Carige, riunito il 28 aprile, ha approvato la cessione, da concludere in tempi brevi e comunque entro il 30 giugno 2017, di un portafoglio di crediti non performing di circa 950 milioni, ad un valore almeno in linea con le previsioni di piano, ad un veicolo di cartolarizzazione con utilizzo della garanzia dello Stato italiano sulla tranche senior (Gacs).
Il benchmark di riferimento del mercato per questo tipo di operazioni resta il prezzo spuntato dalla Banca Popolare di Bari che, primo e unico istituto, è riuscita nella cartolarizzazione di un pacchetto di sofferenze garantite con Gacs e a cederle al prezzo del 30% del nominale.
Il consiglio ha inoltre esaminato le proposte di cinque primarie banche di standing internazionale e ha conferito mandato all’amministratore delegato Guido Bastianini per la finalizzazione degli incarichi per l’assistenza nell’attività di definitiva strutturazione ed esecuzione delle operazioni di aumento di capitale e di scissione del ramo d’azienda comprensivo del residuo portafoglio di sofferenze.
Bastianini aveva affermato che l’operazione di aumento di capitale da 450 milioni sarebbe avvenuta a cavallo dell’estate, mentre nel nuovo veicolo finanziario confluiranno sofferenze per 2,4 miliardi.