Cerved – Ricavi ed Ebitda in crescita nel 1Q 2017

Cerved ha reso noto i dati relativi al primo trimestre 2017. I ricavi consolidati hanno riportato un progresso del 10,5% a 97,8 milioni mentre l’Ebitda mostra una crescita del 6,3% a 44,5 milioni. L’utile netto consolidato rettificato si attesta a 22,8 milioni, con un incremento del 17,1% rispetto al periodo gennaio-marzo 2016. Un risultato influenzato positivamente dalla crescita dei ricavi e dal calo degli oneri finanziari netti.

Il cda di Cerved ha approvato i risultati riferiti al primo trimestre 2017, che mostrano un incremento dei ricavi consolidati del 10,5% a 97,8 milioni rispetto agli 88,5 milioni del pari periodo 2016, grazie all’apporto positivo di tutte le aree di business.

L’attività di Credit Information, che rappresenta la principale area di business, ha contribuito per 71,7 milioni, registrando una crescita del 4,4% rispetto al primo trimestre 2016.

Il fatturato dell’attività di Credit Management è aumentato del 23,3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, raggiungendo i 21,5 milioni.

Molto dinamica l’attività di Marketing Solutions, il cui progresso annuo del 79,8% a 5,6 milioni è attribuibile sia alla crescita organica sia al consolidamento di ClickAdv, avvenuto lo scorso mese di aprile.

I costi operativi segnano una crescita del 14,3%, passando dai 46,7 milioni del primo trimestre 2016 ai 53,4 milioni del primo trimestre 2017. L’andamento è attribuibile in particolare alla crescita dei costi per servizi e del costo del lavoro, a seguito sia dell’aumento del giro d’affari sia del consolidamento delle società recentemente acquisite.

L’Ebitda riporta un aumento più contenuto rispetto al giro d’affari, segnando un +6,3% ed attestandosi a 44,5 milioni.

Un supporto positivo ai conti deriva dalla riduzione di 2,6 milioni degli oneri finanziari netti, che si fissano a 4,5 milioni.

L’utile netto, escludendo le poste non ricorrenti, si esprime in 22,8 milioni, in aumento del 17,1% rispetto al pari periodo 2016. Includendo le poste non ricorrenti, invece, l’utile netto è pari a 13,6 milioni. Tra le poste non ricorrenti rientrano costi inerenti incentivi all’esodo, oneri connessi alle acquisizioni effettuate di recente ed alcune voci connesse ai processi di aggregazione aziendale.

In calo l’indebitamento finanziario netto, che passa dai 523,4 milioni di fine 2016 ai 510 milioni al 31 marzo 2017.