Mercati – Milano chiude a +0,6% in linea con gli eurolistini, arretra Fca

Seduta positiva per le principali Piazze europee, con il Ftse Mib che archivia le contrattazioni in rialzo dello 0,6% a 20.733 punti, in linea con il Dax di Francoforte e con il Ftse 100 di Londra. Ben intonati anche il Cac 40 di Parigi (+0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1%), nella prima giornata di scambi in una settimana caratterizzata dall’attesa per la riunione della Fed e per il ballottaggio delle presidenziali francesi di domenica.

Intanto sul fronte delle valute, poco mosso l’EUR/USD in area 1,09, mentre continua a perdere terreno lo yen con l’USD/JPY a 112,2 e l’EUR/JPY a 112,3. Si rafforza invece la sterlina (GBP/USD a 1,292 e l’EUR/GBP a 0,844) anche grazie ai dati positivi sull’attività manifatturiera in Gran Bretagna.

L’indice Pmi manifatturiero di aprile infatti è salito a 57,3 punti dai 54,2 punti di marzo, toccando i massimi da luglio 2014. Il Pmi manifatturiero dell’Eurozona, invece, lo scorso mese è cresciuto a 56,7 punti (56,2 punti a marzo), mentre in Italia è arrivato ai massimi da 6 anni a 56,2 punti. Inoltre, l’Istat ha pubblicato i dati sulla disoccupazione in Italia nel mese di marzo, salita all’11,7%, mentre secondo Eurostat nella zona euro è rimasta stabile al 9,5 per cento.

Tra le materie prime, ancora debole il petrolio con il Brent a 51,3 e il Wti a 48,5 dollari al barile in attesa dei dati settimanali sulle scorte Usa. Prosegue la discesa anche dell’oro, che torna in area 1.256 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si allarga in area 197, con il rendimento del decennale italiano al 2,29 per cento.

Tornando a Piazza Affari, ben intonate le utilities con A2A (+1,7%), ENEL (+1,4%), ITALGAS (+1,6%), TERNA (+0,5%) e SNAM (+1%). Acquisti anche su ATLANTIA (+2,2%), CNH (+1%), BREMBO (+1,4%) e STM (+1,8%), con quest’ultima che beneficia anche del giudizio positivo di Equita Sim. Dopo i risultati trimestrali e la buona guidance per il secondo quarter, il broker ha infatti confermato la raccomandazione ‘buy’ sul titolo e ha alzato il target di prezzo a 16,2 euro.

Tra i bancari bene in particolare UBI (+2%), con la Commissione Europea che ha dato il via libera all’acquisto delle tre Good Bank (Banca Etruria, Banca Marche e Carichieti). Denaro anche su UNICREDIT (+1,3%) e BANCO BPM (+0,4%), mentre chiudono poco mosse INTESA (+0,2%) e BPER (-0,1%).

Vendite infine su FCA (-4,2%), che accelera al ribasso dopo i dati sulle immatricolazioni Usa di aprile. Lo scorso mese, infatti, la Casa di Detroit ha registrato vendite in calo del 7%, rispetto al -5,9% atteso.