Il gruppo Tiscali archivia l’esercizio 2016 con ricavi pari a 207,2 milioni, in crescita del 2,5% rispetto all’anno precedente e del 7% sul secondo semestre 2016 a conferma dell’avvenuta inversione dell’andamento negativo dei ricavi che aveva caratterizzato gli ultimi esercizi.
Entro l’anno in corso è prevista un’ulteriore iniezione di cassa da 13 a 15 milioni da parte dei principali soci a conferma della fiducia nel business model e nel piano di Tiscali.
Il segmento Accesso Broadband, che accoglie i servizi di accesso a internet, ha generato ricavi nel 2016 per 151,8 milioni, in aumento del 1,2% rispetto al 2015. Al netto del consolidamento della componente “Accesso Fixed Wireless” imputabili interamente al gruppo Aria, i cui dati sono consolidati a decorrere dal 31 dicembre 2015, la variazione rispetto al corrispondente dato del 2015 è pari al -9,3 per cento.
Il segmento MVNO registra un progresso del 20,8%, passando da 8,9 milioni del 2015 a 10,7 milioni nel 2016, grazie alla crescita di circa 30 mila unità registrata dal portafoglio clienti Mobile.
I ricavi derivanti da servizi alle imprese (servizi VPN, housing, hosting, domini e leased lines) sono aumentati del 30,2% a 26,9 milioni.
Nel corso del 2016 il fatturato del segmento media e servizi a valore aggiunto (principalmente relativi alla vendita di spazi pubblicitari) ammontano a circa 15 milioni e risultano in riduzione del 25,3% rispetto al dato dell’esercizio precedente soprattutto per effetto del mancato rinnovo nel 2016 del mandato di uno dei principali clienti della concessionaria (circa 6,2 milioni di ricavi nel 2015).
L’Ebitda adjusted, cioè al netto della svalutazione dei crediti verso clienti, tocca i 30 milioni, in flessione del 26,2% rispetto al 2015. Al netto di una posta una tantum registrata nel primo semestre 2015 (12,8 milioni) e dell’impatto di consolidamento di Aria (-5,1 milioni di Ebitda 2015) la crescita organica dell’Ebitda sarebbe pari a +39,2% su base annua.
L’Ebit è negativo per 33,6 milioni e segna un peggioramento di 31,7 milioni rispetto al risultato del 2015, pari a -1,9 milioni.
Il conto economico si chiude con una perdita netta di 45 milioni, rispetto al rosso di 18,5 milioni del 2015. Il confronto con il periodo precedente è influenzato da 19 milioni di ammortamenti legati alla rete Fixed Wireless non presenti nel 2015; 7 milioni di perdite relative alle attività dismesse non presenti nel bilancio 2015; 12,8 milioni di impatto positivo sul risultato 2015 per effetto di una partita una tantum.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 ammonta a 186,7 milioni, in aumento di 21,1 milioni rispetto a fine 2016.
Pieno ritorno alla crescita del portafoglio clienti. Al 31 dicembre 2016 i clienti attivi totali sono pari a 697,1 mila unità, in aumento di circa 11 mila unità rispetto al dato di fine dicembre 2015, di cui i clienti da “Accesso BroadBand”, pari a 449,7 mila unità, segnano un progresso di circa 11 mila unità. Si segnala inoltre che i clienti mobili pari a 166 mila unità, hanno riportato una forte crescita (+30 mila unità) rispetto al dato comparabile al 31 dicembre 2015.
Significativo rilancio degli investimenti di Rete Ultrabroadband, fixed wireless e fibra, rispetto al 2015 a supporto della futura crescita. Si segnala infatti che sono state installate ad aprile 2017 oltre 200 Base Stations LTE per il servizio Ultrabroadband Wireless fino a 100Mbs, su cui sono attivi circa 20mila clienti, acquisiti in 5 mesi. Il tutto insieme allo sviluppo della connettività FTTH per sfruttare l’accordo con Open Fiber (a Cagliari già 1.000 adesioni in 3 settimane).