A seguito dei pesanti ribassi delle ultime sedute (con la performance che da inizio anno è negativa di oltre il 16%), le quotazioni del gruppo guidato da Paolo Mario Rocca sono scivolate al di sotto della media mobile a 200 sedute, posizionandosi non lontano dall’importante supporto statico posto a 14 euro. Importante perché da qui lo scorso 29 novembre è iniziato il movimento rialzista che ha spinto Tenaris sul massimo relativo intraday del 3 gennaio a 17,17 euro.
Il cedimento di 14 euro, confermato in chiusura di seduta, rappresenterebbe quindi un nuovo segnale di debolezza che potrebbe spingere i corsi fino a 13,75 euro, chiudendo così un precedente gap up aperto a metà dello scorso novembre. L’eventuale rottura di questo ulteriore supporto aprirebbe poi la strada verso il primo obiettivo ribassista individuabile a 13,20 euro.
Uno scenario decisamente migliore, invece, si potrebbe aprire con il rapido ritorno di Tenaris sopra di 14,50, area da cui attualmente transita la sopracitata media mobile a 200 sedute e una rilevante resistenza statica. Al di sopra di questo livello il primo obiettivo è individuabile a 14,95 euro e un secondo poco sopra 15,30 euro.