Beni Stabili – Ricavi in crescita nel 1Q 2017

Nei primi tre mesi del 2017 Beni Stabili ha riportato ricavi lordi in aumento del 2,6% a 50,9 milioni. L’occupancy rate mostra un progresso di 1,3 punti percentuali, fissandosi al 95,6 per cento. La durata residua dei contratti segna un calo di oltre il 9% a 8,8 anni.

Nel periodo gennaio-marzo 2017 Beni Stabili ha contabilizzato ricavi lordi da locazione pari a 50,9 milioni, in aumento del 2,6% rispetto al pari periodo del 2016. Nel dettaglio, la variazione è da imputare principalmente a maggiori affitti derivanti da nuove acquisizioni.

Considerando i ricavi lordi da locazione su base like-for-like, ovvero a perimetro costante, si rileva invece un progresso dell’1,8%, mentre se si esclude Telecom Italia la variazione segna un +3,7 per cento. L’occupancy rate sul totale del portafoglio (esclusi i progetti di sviluppo) si attesta al 95,6%, in aumento dell’1,3 per cento rispetto al primo trimestre 2016.

Nel periodo gennaio-marzo Beni Stabili ha registrato 6 nuovi contratti di locazione di complessivi 1.900 mq per 0,4 milioni, oltre a 8 rinnovi che hanno interessato 1.700 mq per un valore di 0,6 milioni. Inoltre, osservando il dato della durata residua media dei contratti, si rileva rispetto al periodo di confronto un calo di oltre il 9% a 8,8 anni.

Ricordiamo che nel corso del periodo Beni Stabili ha perfezionato l’acquisizione di un immobile a Milano del valore di 41,9 milioni, mentre ha ceduto immobili per un controvalore di 37,6 milioni. Inoltre, il piano di azione biennale da 72 milioni di investimenti sugli immobili sfitti è stato perfezionato al 50%, su cui in parte sono stati già firmati contratti preliminari di locazione su 2.200 mq.

Si segnala infine che nel periodo in esame la società ha costituito Central Sicaf, alla quale ha conferito il portafoglio Telecom del valore di 1,5 miliardi, unitamente al relativo debito di 0,8 miliardi.

Lo scorso febbraio Beni Stabili aveva avviato l’operazione di riacquisto di un’obbligazione convertibile per complessivi 270 milioni, ricomprandone il 98,78 per cento tramite un nuovo finanziamento da 250 milioni. Operazione che consentirà di ottimizzare ulteriormente la propria struttura finanziaria e ridurre il costo medio annuo del debito.