Chiusura poco mossa per le borse europee, che hanno mantenuto un atteggiamento cauto in attesa della decisione sui tassi di interesse da parte della Fed questa sera. A Milano il Ftse Mib archivia le contrattazioni sui massimi intraday a 20.759 punti, segnando un +0,1 per cento. Poco distanti dalla parità anche il Dax di Francoforte (+0,2%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%), il Cac 40 di Parigi (-0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%).
Dall’annuncio della banca centrale americana non si attendono sorprese, con gli operatori che prevedono che un eventuale rialzo dei tassi venga posticipato nel prossimo meeting di giugno. Potrebbero però esserci dei commenti in merito allo stato di salute dell’economia a stelle e strisce alla luce dei recenti dati macro deludenti, con l’eventuale assunzione di toni meno hawkish del previsto che potrebbe indebolire il dollaro.
Intanto il biglietto verde continua a scambiare in lieve rialzo sia sull’euro (EUR/USD a 1,0916) sia sullo yen (con l’USD/JPY a 112,4), mentre l’euro continua a rafforzarsi sulla divisa giapponese (EUR/JPY a 122,7).
Tra le materie prime, il petrolio si mantiene sui minimi di periodo dopo l’aumento superiore alle attese delle scorte settimanali Usa, con il Brent (-0,1%) a 50,4 dollari e il Wti (-0,3%) a 47,5 dollari. Ancora in calo l’oro, sceso sotto quota 1.250 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund arretra in area 193 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,25 per cento.
Tornando a Piazza Affari, scontano parziali prese di profitto CNH (-2%) e STM (-1,8%), con quest’ultima che risente anche delle vendite deludenti di IPhone comunicate ieri in serata da Apple.
Male anche TENARIS (-1%), su cui Goldman Sachs ha tagliato il target price da 15,6 a 15 euro confermando la raccomandazione ‘neutral’. Sempre tra i petroliferi in controtendenza SAIPEM (+0,9%), mentre scende ENI (-0,4%) con l’Ad Claudio Descalzi che ha incontrato il presidente messicano Enrique Peña Nieto per parlare delle attività e delle prospettive della società nel Paese.
Tra i bancari spiccano UNICREDIT (+1,9%) e BANCO BPM (+2,1%). In rialzo anche INTESA (+0,5%) che si avvicina alle fasi finali per il negoziato per la cessione del portafoglio di npl da 2,5 miliardi. Secondo alcune indiscrezioni, in pole posititon ci sarebbe la coppia formata da Christofferson Robb & Company (Crc) e Bayview Asset Management, anche se questi due potenziali acquirenti non hanno ricevuto un’esclusiva sulle negoziazioni.
Accelera nel finale e chiude sui massimi di giornata a 10,7 euro FCA (+1,2%) mentre segna un leggero progresso ENEL (+0,2%), che ha avviato il secondo parco eolico in Sudafrica. Pubblicheranno i risultati a mercati chiusi, infine, YNAP (+0,1%), LEONARDO (-1,2%), SNAM e TELECOM ITALIA (-0,4%).