Autostrade Meridionali – L’utile netto balza a 4,2 milioni nel 1Q 2017

Nel primo trimestre 2017 Autostrade Meridionali, controllata al 59% da Atlantia, ha realizzato ricavi netti da pedaggio per 18,8 milioni, che segnano un incremento del 2,4% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Aumento giustificato dalla crescita del traffico nel primo trimestre 2017 che ha segnato un aumento del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2016.

L’incremento dei costi operativi, assorbiti in parte dal progresso dei ricavi da pedaggio, hanno portato a una flessione dello 0,6% dell’Ebitda a 7 milioni.

L’Ebit invece compie un balzo del 25,1% a 6,9 milioni, grazie alla riduzione degli ammortamenti (-9,1%) e alla diminuzione del saldo degli accantonamenti a fondi, altri stanziamenti, svalutazioni e ripristini di valore che è pari a zero (-1,4 milioni nel primo trimestre 2016 essenzialmente legati ad accantonamenti a fondo rischi).

Dinamica che si amplifica a livello di utile netto che mette a segno uno sviluppo del 62,4% a 4,2 milioni, rispetto ai 2,6 milioni del pari periodo del 2016. Il miglioramento è da attribuire alla riduzione del tax rate (-24,7%) grazie ai recuperi di imposte liquidate in esercizi precedenti, parzialmente compensato dall’aumento degli oneri finanziari (+78,4%).

La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2017 è positiva per 160,7 milioni, in aumento di 3,2 milioni rispetto all’ammontare di fine 2016. Gli investimenti realizzati nel periodo in esame ammontano a circa 1,1 milioni.

Commento

Si ricorda che la società è attualmente coinvolta nella gara per l’affidamento in concessione dell’autostrada A3, tratto che continua a gestire in proroga dal 2012, anno di scadenza della precedente concessione. Al momento si attende l’intervento del Consiglio di Stato per la risoluzione del conflitto di competenza. L’udienza in merito è stata fissata per il prossimo 27 giugno.

Il prolungarsi delle operazioni di gara per l’individuazione del nuovo concessionario dell’infrastruttura (sono trascorsi oltre tre anni dal termini prefissato dalla convenzione di concessione) fa si che nel breve-medio periodo possano evidenziarsi esigenze manutentive. Ciò potrà comportare aggravi di oneri di manutenzione nel corrente esercizio e nei prossimi.

Autostrade Meridionali prevede un andamento della gestione stabile condizionato dal mancato riconoscimento da parte del Concedente di incrementi tariffari legati alla remunerazione degli investimenti pregressi, a fronte del quale la società ha presentato ricorso al Tar.