Vanno un po’ per le lunghe le trattative per il rinnovo dell’accordo di bancassurance con Unipol. Secondo fonti di stampa, si andrebbe verso una proroga dei tempi che i due partner si concedono per arrivare a una nuova definizione dell’accordo, già procrastinato di sei mesi, quindi fino al 30 giugno, rispetto alla scadenza originaria prevista per lo scorso dicembre.
Unipol vorrebbe ridiscutere l’accordo che aveva originariamente siglato con Banco Popolare per definire un’intesa più vantaggiosa e basata soprattutto su accordi distributivi anziché, come è concepita ora, su una joint venture. Dalla sua Unipol ha possibilità di esercitare una put, il cui valore sarebbe pari a circa 700 milioni, poiché il partner bancario veronese in passato non ha raggiunto i target prefissati.
Dal canto suo, il nuovo Banco Bpm può offrire un network di sportelli e di clienti nettamente aumentato dopo la fusione delle due ex popolari. L’istituto guidato da Giuseppe Castagna deve definire la propria strategia nelle fabbriche prodotto, dopo che, in seguito al merger, si è trovata a dover gestire la duplicazione di alcuni servizi.
In particolare nel settore assicurativo il Gruppo di piazza Meda, oltre che sulla partnership con Unipol, può contare sull’accordo con il gruppo francese Covea e con la compagnia anglosassone Aviva.
Intanto oggi a Piazza Affari Banco Bpm sale del 2,56% a 2,8 euro, in linea con l’indice Ftse Italia Banche (+2,39%). Bene anche UnipolSai Assicurazioni che guadagna lo 0,66% a 2,14 euro, leggermente al di sotto dell’indice Ftse Italia Assicurazioni che sale dell’1,12 per cento.