D’amico ha pubblicato i risultati relativi al primo trimestre 2017 che evidenziano come i principali aggregati economici sono atterrati sulle stime degli analisti, fatta eccezione dell’Ebit sopra le attese.
I ricavi base time charter sono stati pari a 66,6 milioni di dollari (-11,3% a/a), allineati al consensus. Le tariffe giornaliere spot infatti sono calate a 13.363 dollari (18.076 dollari nel quarto trimestre 2016), quella fissa invece a 15.908 usd. Il peso delle tariffe fisse sul totale dei ricavi (mediamente 41,2% nel 2017) ha permesso di mitigare gli effetti negativi dello spot su ricavi e generazione di cassa. L’Ebitda è stato pari a 16,5 milioni, in calo rispetto al pari periodo 2016 (-23,5% a/a), ma in linea con le attese. La gestione caratteristica ha evidenziato un Ebit a 7,3 milioni, risultato migliore delle attese del 5,6 per cento. L’utile netto è di 1,8 milioni, in calo dai 7,2 del pari periodo 2016.
L’indebitamento finanziario netto si mantiene a 523 milioni, in linea con le attese e con quanto registrato al 31 dicembre 2016. Il titolo cede in borsa 2 per cento.