Dopo aver introdotto il sistema Free Route lo scorso 8 dicembre, la società che controlla lo spazio aereo in Italia ha fornito le prime stime sui risparmi per le compagnie aeree nel 2017. Utilizzando il Free Route Italy (Fri) le compagnie aeree potranno pianificare, senza vincoli, la rotta più breve al di sopra degli 11.000 metri, risparmiando già da quest’anno 43 milioni di euro di carburante e limitando così le emissioni nocive e ovviamente i costi, mantenendo inalterati i livelli di sicurezza.
Nel dettaglio, in soli 24 giorni (dall’8 al 31 dicembre) le compagnie aeree che operano sui cieli italiani hanno risparmiato, grazie al Fri, quasi 4 milioni di kg di carburante per circa 1 milione di km percorsi in meno.
Ai risultati del Fri vanno aggiunti quelli del programma Flight Efficiency Plan (FEP), basato sulla riconfigurazione dello spazio aereo nazionale, che consente la riduzione delle distanze e dei tempi di volo grazie a rotte più dirette e profili di volo sul piano verticale più efficienti, programma che Enav ha avviato nel 2008.
Il solo FEP, nel 2016, ha consentito un risparmio di circa 500.000 km di volato con conseguente riduzione di circa 2 milioni di kg di carburante, mentre i risultati totali dall’avvio del programma sono stimabili in un risparmio di carburante di circa 100 milioni di euro.
Considerando il valore medio annuo del costo del carburante avio in 0,74 euro per kg, le azioni del FEP e del Free Route implementate nel corso del 2016 hanno portato ad un risparmio economico complessivo per le compagnie aeree di 4,4 milioni di euro.
Si ricorda infine che Enav è stato il primo fra i 5 maggiori service provider europei ad implementare il Free Route, che dal 1 gennaio 2022 sarà obbligatorio per tutti gli stati europei.