La casa del cavallino ha diffuso oggi i risultati dei primi tre mesi dell’esercizio, periodo in cui il gruppo ha registrato una forte crescita oltre le attese di tutti i principali aggregati economici. I ricavi balzano del 21,5% a 821 milioni, a cui è corrisposto un più che proporzionale incremento dei margini operativi. Ebitda ed Ebit crescono rispettivamente del 36% e del 46%, con un’incidenza sui ricavi del 29,5% e del 21,6 per cento. La bottom line evidenzia un aumento dell’utile del 59% a 124 milioni, mentre l’indebitamento netto industriale si riduce di oltre 75 milioni a 578 milioni grazie principalmente alla forte generazione di cassa. Confermati i target 2017.
Il gruppo di Maranello ha presentato oggi i risultati relativi al primo trimestre 2017, evidenziando una forte crescita di tutti i principali aggregati economici superiore alle attese degli analisti.
Nei primi tre mesi dell’anno le consegne hanno raggiunto le 2.003 unità, segnando un incremento del 6,4% su base annua trainato dall’aumento del 50% delle vendite dei modelli a 12 cilindri, in parte compensato dalla riduzione del 3% delle vendite dei modelli a 8 cilindri.
I ricavi sono cresciuti del 21,5% (+20,4% a cambi costanti) a 821 milioni, contro i 764 milioni previsti dal consensus. Per quanto riguarda i singoli business, il fatturato de l segmento automobili e parti di ricambio sono aumentati del 21% grazie ai volumi maggiori e al forte mix guidato dai modelli della famiglia 488, dalla GTC4Lusso, dalla F12tdf e da LaFerrari Aperta, oltre al maggior contributo dei programmi di personalizzazione, dall’aumento dei prezzi e dai cambi.
I ricavi da motori, invece, hanno registrato un balzo dell’81% perlopiù attribuibile alle forti vendite di Maserati, mentre il segmento dei proventi commerciali è aumentato del 4% grazie soprattutto ai maggiori ricavi da sponsorizzazioni, in parte compensati dal peggior posizionamento nelle classifiche del Campionato 2016 rispetto all’anno precedente.
A livello di gestione operativa, l’Ebitda è balzato del 36% a 242 milioni, beneficiando anche del miglior mix prodotto, con un’incidenza sui ricavi del 29,5% (+310 basis pointi). Nettamente sopra le attese anche l’Ebit, cresciuto di oltre il 46% a 177 milioni con un ros del 21,6% (+360 basis point).
La bottom line evidenzia un incremento dell’utile del 59% a 124 milioni (99 milioni il consensus), anche grazie a una diminuzione dell’aliquota fiscale dal 30,9% al 28,5 per cento.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto rispetto al 31 dicembre 2016 è diminuito di circa 75 milioni a 578 milioni, soprattutto grazie alla generazione di free cash flow industriale pari a 76 milioni.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il gruppo ha confermato i target 2017, con consegne pari a circa 8.400 unità, ricavi superiori ai 3,3 miliardi, Adjusted Ebitda superiore ai 950 milioni e un indebitamento netto industriale di circa 500 milioni.
Intorno alle 16:30 il titolo a Piazz Affari balza del 4,3% rispetto al +1,7% del Ftse Mib, raggiungendo nuovi massimi a 72,55 euro.