Il cda di Risanamento, attiva nella riqualificazione e nello sviluppo immobiliare, ha approvato i conti del primo trimestre 2017, che riportano ricavi consolidati pari a 652 milioni, in contrazione del 76,3% rispetto al pari periodo 2016. Si segnala che il primo trimestre 2016 il giro d’affari aveva beneficiato della vendita del fabbricato sito ad Amiens in Francia per 2,1 milioni.
Nel periodo in esame i costi operativi si sono ridotti del 10,8%, passando da 5,1 milioni del periodo gennaio-marzo 2016 a 4,5 milioni dei primi tre mesi del 2017.
In conseguenza di queste dinamiche, l’Ebitda aumenta il deficit da 3,1 milioni a 3,3 milioni. L’Ebit, invece, pur rimanendo negativo, segna un miglioramento da -3,9 milioni a -3,7 milioni, in presenza di ammortamenti sostanzialmente stabili e considerando che nel primo trimestre del 2016 erano stati contabilizzati oneri non ricorrenti per 0,3 milioni.
Positivo anche il contributo della gestione finanziaria, con gli oneri finanziari netti in calo del 6,9% a 3 milioni.
La gestione non ricorrente riporta un saldo positivo di 2,5 milioni, di cui 1,5 milioni attribuibile alla vendita di un bene effettuata dalla controllata Msg Residenze.
Il periodo in esame si chiude con una perdita netta di 4,5 milioni, in miglioramento rispetto ai -6,8 milioni del primo trimestre 2016.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 652 milioni, in aumento di 4 milioni rispetto al dato di fine dicembre 2016, a fronte di un patrimonio netto pari a 187 milioni (191,5 milioni a fine 2016).
Il patrimonio immobiliare complessivo a valori di carico al 31 marzo 2017 è pari a 911 milioni.
Il Gruppo proseguirà nella valorizzazione delle proprietà di immobili “trading” e di “reddito” presenti in portafoglio e si focalizzerà nello sviluppo dell’iniziativa immobiliare di Milano Santa Giulia, sulla quale sono in corso trattative in fase avanzata con LendLease.