Nel mese scorso la domanda di gas naturale in Italia è stata pari a 4,78 miliardi di metri cubi standard, in aumento del 9,3% rispetto ad aprile 2016. La variazione depurata degli effetti temperatura e calendario è pari a circa +6,8% su base annua.
Nel dettaglio, ad aprile 2017 i consumi residenziali sono cresciuti dell’8,2% su base annua a 1,82 miliardi di m3. Aumento a doppia cifra per i consumi di gas delle centrali termoelettriche (+14,7% a 1,66 miliardi di m3), mentre la richiesta industriale è rimasta sostanzialmente stabile a 1,11 miliardi di m3 (+0,2% a/a).
Sul fronte delle forniture, si segnala l’incremento delle importazioni (+11,5% a 5,69 miliardi), soprattutto dalla Russia (+39,6% a 2,73 miliardi), delle erogazioni dai sistemi di stoccaggio (+19,3% a -1,34 miliardi) e il balzo del gas naturale liquefatto, complessivamente pari a 717,1 milioni di m3 (+21,5% a/a). Per la prima volta da oltre un anno, precisamente da febbraio 2016, la produzione nazionale è aumentata (+9% a/a).
COMMENTO
La notizia è positiva per le società maggiormente esposte alla vendita di gas in Italia: nell’ordine per quota di mercato nel 2015, fra quelle quotate a Piazza Affari troviamo Eni (23,7%), Enel (10,6%), Edison (10,5%), Iren (4,1%), Hera (3,9%), A2A (3,2% con Linea Group Holding) e Ascopiave (1,5%).