Mercati – Conti Intesa e dati macro Usa trainano il Ftse Mib a +1,2%

Borse europee in progresso rispetto alla mattinata, con il Ftse Mib che la fa da padrone in rialzo dell’1,2% a 21.420 punti sostenuto da banche e Telecom Italia. Alle 15:40, dopo l’avvio positivo di Wall Street, il Dax di Francoforte scambia intorno alla parità (+0,1%), il Ftse 100 di Londra avanza dello 0,3%, il Cac 40 di Parigi dello 0,9% mentre l’Ibex 35 di Madrid è a +1 per cento.

L’attenzione degli investitori era rivolta ai dati di aprile sul mercato del lavoro americano. Le nuove buste paga del settore non agricolo sono state 211 mila, superiori alle attese di 190 mila unità, mentre la rilevazione di marzo è stata rivista al ribasso da 89 mila a 77 mila unità.

In diminuzione a sorpresa il tasso di disoccupazione che passa dal 4,5% al 4,4% (4,6% il consensus), mentre i salari orari sono cresciuti in linea con le aspettative (+0,3%). Numeri che sembrano confermare quanto dichiarato due giorni fa dalla Fed, ovvero che la battuta d’arresto dell’economia a stelle e strisce nel primo trimestre 2017 è stata solamente un episodio transitorio.

Si rafforzano dunque le prospettive di una stretta monetaria da parte della banca centrale statunitense nel prossimo meeting di giugno. Indicazioni in questo senso potrebbero giungere dall’intervento del presidente dell’istituto centrale Janet Yellen previsto per questa sera.

Movimenti piuttosto contenuti, nel frattempo, sul Forex. L’euro si mantiene in prossimità dei massimi di 6 mesi nei confronti del dollaro (EUR/USD a 1,0975), sostenuto anche dalla probabile vittoria del centrista Emmanuel Macron al ballottaggio delle presidenziali francesi di domenica. Poco mosso lo yen, con l’USD/JPY a 112,6 e l’EUR/JPY a 123,55.

Tra le materie prime il petrolio resta sui minimi di fine novembre, ovvero sui livelli precedenti all’accordo Opec sui tagli alla produzione dello scorso 30 novembre. Wti e Brent scambiano rispettivamente in area 45,6 e 48,5 dollari al barile. Fra i metalli preziosi l’oro recupera i 1.230 dollari l’oncia mentre l’argento quota 16,38 dollari.

A Piazza Affari balza INTESA (+3,2%) dopo i risultati del primo trimestre in crescita rispetto ai primi tre mesi del 2016 e superiori alle attese del mercato. I conti dell’istituto guidato da Messina trascinano anche gli altri bancari tra cui brillano UNICREDIT (+2,9%), UBI (+2,5%), BANCO BPM (+2%), MEDIOBANCA (+1,7%) e BPER (+1,5%).

Corrono ancora le azioni TELECOM ITALIA (+2,9%), dopo che la votazione per il nuovo cda ha visto prevalere la lista di Vivendi e il board ha confermato i vertici, con Giuseppe Recchi Presidente Esecutivo, Arnaud Roy de Puyfontaine alla carica di Vice Presidente e Flavio Cattaneo come Amministratore Delegato.

Acquisti anche su ITALGAS (+1,3%) reduce da un primo trimestre positivo, mentre ora il focus si sposta sulla presentazione del piano strategico 2017-2023 in calendario il prossimo 30 maggio.

Bene GENERALI (+1,3%), tornata sopra i 15 euro, e FERRARI (+0,9%) che beneficia ancora dei risultati trimestrali in forte crescita.

Scivola in fondo al listino MONCLER (-2,9%) su cui scattano parziali prese di profitto dopo i massimi delle ultime sedute, nonostante la crescita superiore alle attese dei ricavi dei primi tre mesi 2017.