Nel periodo gennaio-marzo di quest’anno hanno permesso un forte miglioramento della performance industriale del gruppo diversi fattori.
- Il diverso perimetro societario, che comprende:
- dal 1° aprile 2016 i risultati di Fenice con la nuova area dedicata all’efficienza energetica e ai servizi ambientali;
- da maggio 2016 IDREG;
- dal 1° giugno 2016 il nucleo idroelettrico di Cellina Energy;
- da marzo 2017 le partecipazioni in Comat Energia e Assistenza Casa.
- L’aumento della domanda di energia elettrica e gas e, conseguentemente, dei prezzi, a causa:
- della minor disponibilità di energia elettrica dall’estero (soprattutto in Francia per le manutenzioni alle centrali nucleari);
- delle temperature invernali inferiori alla media stagionale, soprattutto nel mese di gennaio.
In particolare, in Italia i consumi elettrici del 1° trimestre 2017 sono stati pari a 78.962 GWh, in aumento dello 0,6% rispetto al 1° trimestre 2016 [UTILITY – NEL 1° TRIMESTRE 2017 CONSUMI +0,6%, MA GENERAZIONE +6,4%]. Il significativo calo delle importazioni nette (-28,8% a 9.202 GWh) per le criticità in Francia ha determinato l’incremento della generazione termoelettrica italiana (+9,8% a 51.529 GWh), che ha anche controbilanciato la contrazione della produzione idroelettrica (-4,7% a 7.535 GWh) dovuta alla scarsa idraulicità del periodo. Il Prezzo Unico Nazionale (PUN) è così balzato del 45% su base annua a 57,41 €/MWh.
La maggior produzione termoelettrica e le temperature inferiori alle medie stagionali hanno determinato l’aumento anche della domanda di gas in Italia, che nel 1° trimestre di quest’anno è cresciuta dell’8,6% su base annua a 25,6 miliardi di metri cubi. Nel dettaglio, i consumi di gas delle centrali termoelettriche sono balzati del 18%, quelli residenziali del 4,2% e quelli industriali del 7% [UTILITY – NEL 1° TRIM. 2017 CONSUMI DI GAS +8,6% A/A]. Il prezzo del gas spot nel periodo è così aumentato di ben il 41,2% su base annua a quota 21,6 centesimi/m3.
Positivo anche l’andamento delle quotazioni del petrolio, che nel 1° trimestre 2017 hanno registrato un valore medio di 54,7 $/barile rispetto ai 35,1 $/barile del 1° trimestre 2016 sulla scia dello storico accordo OPEC per limitare la produzione di greggio.
In questo scenario Edison ha registrato ricavi di vendita pari a 2,8 miliardi, in calo del 7,5% rispetto ai primi tre mesi del 2016 per i minori proventi da contratti derivati di copertura in relazione alla dinamica dei prezzi, soprattutto sulla filiera idrocarburi (-10,9% a 1,64 miliardi) nonostante l’incremento delle vendite. Positivo, invece, l’andamento della filiera energia elettrica (+1,9% a 1,39 miliardi) grazie al contributo di Fenice e all’aumento del PUN.
L’Ebitda del gruppo Edison è cresciuto significativamente attestandosi a 229 milioni, con un incremento del 33,1% su base annua grazie alla buona performance di tutte le aree di business. In particolare, il margine operativo lordo rettificato della filiera energia elettrica è balzato a 68 milioni (+58,1%) beneficiando principalmente dell’apporto di Fenice e dei maggiori margini registrati nella generazione termoelettrica. Anche l’Ebitda adjusted della filiera idrocarburi è cresciuto molto (+23,1% a 181 milioni, di cui circa 120 milioni relativi all’attività di compravendita del gas) in scia alla ripresa dello scenario petrolifero di cui ha beneficiato l’attività di E&P.
Il risultato operativo è passato dai -34 milioni del 1° trimestre 2016 ai +8 milioni dei primi tre mesi del 2017. Le minori perdite nette sui cambi registrate nel periodo e il miglioramento del costo del debito (oneri finanziari netti -56,7%) hanno consentito a Edison di ridurre la perdita netta del periodo da 76 a 19 milioni.
Per la prima volta l’indebitamento finanziario netto è sceso sotto il miliardo di euro attestandosi a 934 milioni al 31 marzo 2017 (-12,1% rispetto a fine 2016). Si segnala che ad aprile 2017 Edison ha sottoscritto due linee di credito revolving con scadenza a due anni: la prima con EDF per 600 milioni (rinnovandone una identica giunta a scadenza) e la seconda con un ristretto numero di banche per 300 milioni.
Tenuto conto degli effetti di stagionalità, Edison ha confermato le previsioni sull’Ebitda 2017 ad almeno 650 milioni.