Enel – Chiuso procedimento Antitrust su impianto di Brindisi

Venerdì l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha reso noto di aver concluso il procedimento, avviato lo scorso ottobre sulla base di una segnalazione dell’AEEGSI, nei confronti di Enel Produzione Enel e Sorgenia per presunto abuso di posizione dominante sul mercato dei servizi di dispacciamento (MSD) nell’area di Brindisi [ENEL – REPLICA ALL’ANTITRUST: NESSUN ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE]. L’istruttoria è stata chiusa con l’accettazione di alcuni impegni che Enel si è autoimposta e che consentono un importante contenimento, per il tempo necessario allo sviluppo infrastrutturale della rete locale, dei costi sostenuti da Terna nell’acquisto dei servizi di dispacciamento.

Nel dettaglio, per il triennio 2017-2019 Enel limiterà le strategie di offerta dell’impianto di generazione di Brindisi Sud sul MGP (mercato del giorno prima) e il MSD e quindi la redditività dello stesso; ciò garantirà una riduzione dei costi in bolletta per le famiglie e le imprese pari a 507 milioni nei prossimi tre anni rispetto ai costi di remunerazione dell’impianto previsti dai tradizionali criteri regolatori.

La società limita così la possibilità che Terna debba acquistare servizi di dispacciamento, eventualmente a prezzi elevati, anche dagli altri operatori presenti nell’area di Brindisi. Tali misure sono state ritenute dall’AGCM idonee a rimuovere le preoccupazioni concorrenziali, consentendo la chiusura del procedimento senza l’accertamento di alcuna infrazione.