Attesa in Borsa per la riunione del cda Generali del prossimo 11 maggio. Non solo per le aspettative sui conti, ma anche perché ci si attende la presentazione della nuova strategia nel settore dell’asset management da parte del Gruppo di Trieste. Per quanto riguarda la nomina di un eventuale dg, al di là delle smentite, secondo alcune fonti l’Ad starebbe per procedere alla designazione effettuando una scelta interna.
Il prossimo 11 maggio Generali, in occasione dell’approvazione dei dati trimestrali, presenterà la strategia che intende perseguire per rafforzarsi nell’asset management.
Il mercato ripone attese positive in questa strategia, con il titolo che lo scorso venerdì era tornato a superare la soglia dei 15 euro, chiudendo a 15,25 euro. Andamento che continua nella mattinata odierna, con le azioni che alle 09:10 segnano un guadagno dell’1,1% a 15,41 euro.
Secondo le ultime voci tale strategia si baserà su due punti cardine. Il primo è quello di eliminare le inefficienze e incrementare il perimetro delle attività finanziarie in cui investire.
Il secondo, invece, è formare un team di manager che oltre a gestire al massimo le riserve tecniche degli assicurati, si possano concentrare sugli asset in conto terzi. E proprio su questa categoria di masse che il Ceo Philippe Donnet vorrebbe imprimere un impulso, anche attirando gestori dall’esterno che portino in dote un proprio portafoglio di clienti per aumentare le masse gestite.
Allo stato attuale non sono previste acquisizioni, anche se Donnet non le esclude a priori nel caso si presentasse un’opportunità interessante.
Nella strategia un ruolo fondamentale sarà giocato da Timothy Ryan, designato Chief Investment Officer a partire dallo scorso gennaio.
Intanto continuo a rincorrersi i rumor relativi alla possibile nomina di un nuovo direttore generale, anche se Donnet ha precisato che al momento non è all’ordine del giorno.
In corsa ci sarebbero Frédéric De Courtois, attuale responsabile della Global Business Lines & International del Leone di Trieste; Giovanni Liverani, a capo della divisione tedesca della compagnia triestina; e Luciano Cirinà, numero uno del Gruppo in Europa centrale e orientale.
