A2A – Consensus primo trimestre 2017

Domani, 10 maggio, la principale multi-utility italiana approverà i risultati consolidati dei primi tre mesi dell’esercizio, che verranno poi presentati con conference call alle ore 15:30. I conti includono non solo i dati di Linea Group Holding, consolidata integralmente da agosto, ma anche quelli della multi-utility bresciana Azienda Servizi Valtrompia S.p.A. (ASVT), in cui nel corso del mese di marzo A2A ha incrementato la sua partecipazione in due step dal 49 al 75 per cento.

Sulla base delle stime di 9 analisti, il gruppo A2A dovrebbe riportare un margine operativo lordo di 361 milioni, in crescita del 15% rispetto al 1° trimestre 2016. Nel dettaglio, la filiera Energia, che nel 2016 ha generato metà dell’Ebitda totale, dovrebbe riportare una buona performance. Infatti nel 1° trimestre 2017 si è registrato un aumento della domanda di energia elettrica e, conseguentemente, dei prezzi sul mercato all’ingrosso (PUN), a causa:

  • della minor disponibilità di energia elettrica dall’estero (soprattutto in Francia per le manutenzioni alle centrali nucleari);
  • delle temperature invernali inferiori alla media stagionale, specialmente nel mese di gennaio.

In particolare, il significativo calo delle importazioni nette di energia (-28,8% a 9.202 GWh) per le criticità in Francia ha determinato l’incremento della generazione termoelettrica in Italia (+9,8% a 51.529 GWh), che ha anche controbilanciato la contrazione della produzione idroelettrica (-4,7% a 7.535 GWh) dovuta alla scarsa idraulicità del periodo. Il PUN è così balzato del 45,2% su base annua a 57,41 €/MWh.

La maggior produzione termoelettrica e le temperature inferiori alle medie stagionali hanno determinato l’aumento anche della domanda di gas in Italia, che nel 1° trimestre 2017 è cresciuta dell’8,6% su base annua a 25,6 miliardi di metri cubi. Il prezzo del gas spot nel periodo è così aumentato di ben il 41,2% su base annua a quota 21,6 centesimi/m3.

L’Ebit è stimato in aumento del 19,4% su base annua a 234 milioni, mentre l’utile netto è atteso a quota 131 milioni contro i 158 milioni del 1° trimestre 2016 (che includevano 52 milioni relativi al capital gain sulla partecipazione in Edipower, passata l’anno scorso dal 79,5 al 100%).

Secondo il consensus l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2017 dovrebbe attestarsi a 3,08 miliardi, in calo rispetto al valore di fine 2016 (3,14 miliardi). Gli investimenti effettuati nel periodo in esame sono previsti poco sotto i 100 milioni (+79,6% a/a).