Secondo i dati pubblicati da Ads riferiti al mese di marzo 2017 per i quotidiani ed i settimanali ed al mese di febbraio per i mensili, proseguono le difficoltà manifestate dalle principali testate dei gruppi quotati a Piazza Affari, specie per quelle a diffusione nazionale. I dati risultano ancora penalizzati dalla mancanza delle copie digitali multiple, per le quali Ads ha già approvato il nuovo regolamento, che sarà in vigore da maggio 2017. Un’assenza che penalizza soprattutto il quotidiano Il Sole 24 Ore (-50%), al centro di accertamenti da parte della Procura di Milano. Prosegue il trend di crescita del settimanale L’Espresso (+73%), mentre il gruppo Cairo Communication contiene il calo del progressivo riferito al primo trimestre dell’anno nel quattro per cento, grazie anche al lancio di nuove testate.
Secondo i dati pubblicati da Ads (Accertamenti Diffusione Stampa), relativi al mese di marzo per quanto riguarda i quotidiani e settimanali ed al mese di febbraio per i mensili, proseguono le difficoltà nella diffusione cartacea e digitale di pressoché tutte le testate.
Si ricorda che dal mese di aprile 2016 i dati diffusionali vengono rilasciati senza la rilevazione delle copie digitali multiple, per la certificazione delle quali il CdA di Ads ha approvato il nuovo regolamento. Le nuove regole entreranno in vigore da maggio 2017 “per consentire agli operatori del settore gli opportuni adeguamenti dei propri sistemi informativi”.
Dimezzate le copie diffuse da Il Sole 24 Ore, che risulta il più penalizzato dalla mancata rilevazione delle copie digitali multiple. Da rilevare che nel marzo 2016 il quotidiano di Confindustria aveva dichiarato una diffusione pari a 109.500 copie digitali multiple, nella valutazione delle quali è opportuno considerare che la Procura di Milano sta indagando sull’operato dei vertici del giornale, per l’ipotesi di reato di false comunicazioni sociali, proprio in merito al numero di copie digitali multiple indicate dalla società. Le indagini ruotano in particolare sulle suddette copie digitali multiple dichiarate dal Sole 24 Ore nel marzo 2016, numero che secondo l’ipotesi accusatoria sarebbe “fittizio”.
Per quanto riguarda le altre testate, Il Corriere della Sera mantiene salda la prima posizione con oltre 315 mila copie diffuse nel mese di marzo 2017, seguito da La Repubblica con 227 mila copie circa.
Anche per le periodicità settimanali e mensili valgono le considerazioni sopra esposte in riferimento alle copie digitali multiple. Tra i settimanali venduti in marzo si rileva ancora la forte crescita de L’Espresso, che con oltre 274 mila copie diffuse, porta il progressivo del primo trimestre dell’anno in corso oltre le 837 mila copie, con un aumento del 77% rispetto al corrispondente periodo del 2016.
Contenuto nel 4% il calo del numero di copie diffuse nei primi tre mesi del 2017 per i settimanali di Cairo Communication, che beneficia anche del lancio di nuovi periodici, mentre per le testate facenti capo a Mondadori il calo nel periodo è dell’11% circa.
In aumento dell’1% le copie diffuse della testata “Oggi”, unico settimanale ancora edito da Rcs.
Bimestre negativo anche per i mensili, che risentono tra l’altro della mancata rilevazione dei dati di alcune testate. In dettaglio, nel singolo mese di febbraio, il gruppo Mondadori riporta un calo del 2 per cento e Cairo Editore del 5 per cento.
Arretrano invece del 10% le testate a periodicità mensile del gruppo Rcs nel singolo mese di febbraio.