Seduta positiva per le borse europee, in un clima di mercato che sembra aver ritrovato fiducia dopo la vittoria di Emmanuel Macron alle presidenziali francesi di domenica. In rialzo il Ftse 100 di Londra (+0,6%), il Dax di Francoforte (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%), mentre chiude in controtendenza l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%).
Dopo una mattinata all’insegna degli acquisti in scia alle trimestrali, il Ftse Mib rallenta nel finale appesantito dall’inversione di rotta dei bancari, riuscendo comunque a chiudere in positivo dello 0,3% a 21.487 punti.
Scongiurato il rischio di vittoria nella corsa all’Eliseo della candidata dell’estrema destra Marine Le Pen, e le potenziali conseguenze disastrose per l’Unione europea, gli operatori sono tornati a concentrarsi sulle prospettive di crescita economica e sulle prossime mosse delle banche centrali, con gli economisti che ritengono che la Bce possa cominciare il tapering a partire dal 2018.
Generale rialzo dei rendimenti obbligazionari, con il tasso sul Btp che sale al 2,27% portando il differenziale con il Bund in area 184 punti base.
Sul Forex, in calo lo yen sia sul dollaro (USD/JPY a 114,1) che sull’euro (EUR/JPY a 124,2), mentre il biglietto verde si rafforza anche sulla moneta unica (EUR/USD a 1,089).
Tra le materie ancora debole il petrolio in attesa dei dati settimanali sulle scorte Usa, con il Brent (-1%) a 48,9 dollari e il Wti (-1%) a 46 dollari. In flessione anche l’oro, tornato sotto quota 1.220 dollari l’oncia penalizzato anche dal rialzo della moneta americana.
Tornando a Piazza Affari, spiccano CAMPARI (+4,4%) e BANCA GENERALI (+4,3%) in scia ai risultati trimestrali oltre le attese. Ancora acquisti anche su FERRARI (+3,7%), che segna nuovi massimi a 78 euro beneficiando anche di un report positivo di Banca Imi.
Rimbalzo del lusso con YNAP (+2,5%), MONCLER (+1,1%), FERRAGAMO (+1,6%) e LUXOTTICA (+1,4%), mentre invertono la rotta nel finale i bancari. Chiudono in calo BPER (-0,8%), BANCO BPM (-5,1%), INTESA (-0,1%), UBI (-2%) e UNICREDIT (-0,7%).
Rallentano nel finale i petroliferi, in scia alla debolezza del greggio, ad eccezione di ENI (+1%), che pubblicherà domani i risultati del primo trimestre 2017. Nel settore dei finanziari, hanno diffuso i conti FINECO (+0,7%) e BANCA MEDIOLANUM (-0,7%).
Tra le utilities, acquisti soprattutto su ITALGAS (+1,7%), mentre chiude in lieve calo ENEL (-0,4%), che ha avviato la costruzione di un nuovo parco eolico da 435 milioni di dollari negli Stati Uniti. A penalizzare le quotazioni del gruppo hanno contribuito anche i deboli risultati della controllata spagnola Endesa, mentre i conti trimestrali hanno premiato TERNA (+0,6%).